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Festival di Sanremo | 13 febbraio 2015, 01:07

#Sanremo2015: emozioni in Cover nella serata del giovedì, vince Nek con "Se telefondando"

Conti impeccabile, Arisa anestetizzata, Emma che vuole cantare e la Rocio non percepita. Fra i giovani passano Caccamo e Amara

#Sanremo2015: emozioni in Cover nella serata del giovedì, vince Nek  con "Se telefondando"

Pronti via, la terza e più suggestiva serata del  65esimo Festival della Canzone Italiana inizia puntuale. Subito la prima  dei Giovani tra Giovanni Caccamo con "Ritornerò da te" e Serena Brancale con "Galleggiare".  Passa il turno Giovanni Caccamo. Ah ecco mi sembrava non avesse ancora ringraziato nessuno Conti, arrivano puntuali.

Seconda e ultima sfida fra i Giovani:  Amara con "Credo" contro Rakele "Io non lo so cos'è l'amore". Scherzetto di Conti che alza il braccio di Amara  e pronuncia il nome di Rakele come vincitrice. Attimi di smarrimento fra le due, ma poi si capisce che passa il turno Amara. Federico Paciotti, chitarrista tanto amato e logiato da Conti in conferenza stampa, esegue  E lucean le stelle, una delle romanze più celebri della Tosca di Giacomo Puccini, con un arrangiamento hard rock.

Nella serata delle Cover Conti sostiene che anche le arie liriche si possono "coverrizate". Potrebbe forse servire per avvicinare i più giovani al fantastico mondo della lirica, ma poi deve essere chiaro che l'opera è unica e originale e non ci si può sottrarre al piacere di ascoltarla per quel che è. Raf sembra abbia addosso un divano di night club, canta Rose Rosse di Massimo Ranieri, che duetterà sul palco dell’Ariston con Gianna Nannini durante la serata finale. Entra Emma vestita da scolaretta, annuncia Irene Grandi  con "Se perdo te". La sua interpretazione di ‘Se perdo te’ di Patty Pravo a tratti diventa simpaticamente rock.

Ma perchè Arisa guarda sempre in basso?  Dopo aver confessato al Dopo Festival di "avere le sue cose" ora ci dice che è anche caduta dalla scale , povera  Arisa. Presenta un super elegante Moreno che  canta la versione reggae di  ‘Una carezza in un pugno’ di Adriano Celentano.  Il rapper ci mette del suo, nel finale esprime il suo pensiero sul Festival. Esce il lato napoletano di Anna Tatangelo in "Dio, come ti amo’, brano vincitore di Sanremo 1966 eseguito da Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti. Brava e bella. Originale l'idea del collegamento con Samantha Cristoforetti,  non altrettanto le domande. Vi svelo un segreto: l'intervista dell'astronauta italiana non era in diretta ma registrata. La magia della televisione, ti fa credere quello che vuole!

Arriva Rocio Munoz Morales, ogni sera un passo avanti su vestito e pettinatura, c'è ancora da lavorare sulla voce. Dopo l'inferno Biggio e Mandelli non potevano che proporre "E la vita, la vita" di Cochi e Renato, portata al successo nel ’74, sigla di coda di Canzonissima scritta con la collaborazione di Dario Fo, Enzo Jannacci e Paolo Poli. Loro però  sembrano un po' più Frank Sinatra nel look e nell'arrangiamento swing. Mani dorate per Chiara che interpreta perfettamente la canzone di Caterina Caselli "Il volto della vita". Nesli  canta Mare Mare di Luca Carboni, non mi convince questa versione, preferivo la più semplice versione originale. Nek ha scelto ‘Se telefonando’ di Mina. Quasi non si riconosce l'attacco, ma l'arrangiamento è piacevole. in sala stampa anche Alba Parietti canta a squarcia gola. Ben arrivati Luca e Paolo, finalmente un botta di vita nella comicità.

Hanno fatto un buon lavoro i Dear Jack nell'arrangiamento di ‘Io che amo solo te’, canzone tra le più note di Sergio Endrigo. Esce fuori la bella voce di Alessio Bernabei  e nel rock si riscopre la dolcezza. Stasera Grazia di Michele stasera non è con Mauro Coruzzi ma con Platinette e,  a bordo cabriolet rossa  ricordano Giuni Russo – scomparsa il 14 settembre del 2004 – cantando Alghero’. Travolgente il loro cha cha cha. Bianca Atzei è elegantissima e canta ‘Ciao amore ciao’, la canzone che Luigi Tenco portò al Festival di Sanremo del 1967 – anno del suo suicidio – e che venne esclusa dalla finale. Alex Britti arriva con la sua chitarra, la sua ‘Io mi fermo qui’ dei Dik Dik e Donatello forse è un po' troppo per le sue corde.

Stasera hanno aumentato  i controlli all'Ariston e in tutta Sanremo perché si pensa che il Festival possa essere un obiettivo papabile per un attentato terroristico. Non hanno però tenuto conto della mina vagante Massimo Ferrero, davvero inarrestabile. Se non fosse vero non ci crederei! A parte gli scherzi, qui è tutto tranquillo. Mitici gli Spandau Ballet e che bei ricordi quelli del 1985. Certo sarebbe stato bello invitare anche i Duran Duran  con cui trent'anni fa si spartivano il mondo musicale pop: una bella sfida al Televoto ci stava! Tony Hadley è come il vino, più invecchia e più la voce migliora. Il vincitore di X Factor 2015 porta sul palco dell’Ariston ‘Una città per cantare’ di Ron. Va sul classico, senza colpi di scena.

Il Volo si esibiscono con ‘Ancora’ di Eduardo De Crescenzo, canzone presentata alla 31esima edizione del Festival di Sanremo dove fu finalista e si aggiudicò il premio assegnato da una ‘supergiuria’ per la migliore interpretazione. D'effetto anche la loro di interpretazione, molto apprezzata da chi seguiva le prove, forse ancor più del pezzo presentato in gara al Festival. Hanno sbagliato la dose dell'analgesico ad Arisa, ma visto l'effetto simpatia e spigliatezza, forse sarebbe stato meglio anestetizzarla sin dalla prima puntata. Io lo condividerei anche con Emma e Rocio Che grinta Annalisa con " Ti sento" dei  Matia Bazar. Ci mette del suo e anche noi la sentiamo. Grande interpretazione e voce straordinaria. Si commuove Lara Fabian dopo aver cantato" Sto male’ di Ornella Vanoni. 

Luca e Paolo tornano dopo la mezzanotte per un argomento giudicato scabroso: le nozze gay. Due sposini sotto un arco di fiori, che rivendicano i loro diritti, salvo poi scoprire che la maggior parte sono sonore fregature.  Tutti avranno apprezzato? In scena arriva un'enorme medusa, almeno a me sembra tale, e forse una stella marina luminescente. Sono le partner di Gianluca Grignani  che scegli anche lui Luigi Tenco. ‘Vedrai vedrai’ sta bene sulla voce di Grignani anche se mi chiedo che c'azzecca la coreografia. Non so perchè ma da Nina Zilli mi sarei aspettata una canzone di Mina, invece esegue un'entusiasmante "Se bruciasse la città’ di Massimo Ranieri. E' vestita da super eroe spaziale, ma lei starebbe bene anche con un sacco di plastica. Malika Ayane che si esibisce con ‘Vivere’ di Vasco Rossi, gradevole e dolcissima. Credo che ‘Sarà per te’ di Francesco Nuti, presentata al Festival nel 1988 e in seguito incisa anche da Mina, sia cucita addosso Marco Masini.

Dopo i virtuosismi alla chitarra di Federico Paciotti sempre dedicati alla lirica, gli ospiti internazionali Saint Motel conquistano la platea del Festival, con la loro musica anni 70, "My type" è già disco di Platino. Serata emozionante che ci ha fatto cantare tutti. Questa è la bellezza del Festival, perche Saremo è sempre Sanremo e davvero in questo caso "Tutti hanno cantato Sanremo"!

Ecco la classifica finale delle Cover:
Nek
Il Volo
Marco Masini
Moreno
Dear Jack

Barbara Pasqua

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