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Politica | 16 novembre 2014, 09:06

Ventimiglia: dissesto del ponte in ferro in frazione Bevera, intervento del gruppo 'Insieme si cambia'

"Bevera non è più disposta a credere alle allusioni di alcuni ‘faciloni‘ che si sono arrogati il diritto di esprimere pareri e numeri in termini economici in merito alla fattibilità di eventuali interventi di ripristino del ponte, alla modica cifra di 300 mila euro"

Ventimiglia: dissesto del ponte in ferro in frazione Bevera, intervento del gruppo 'Insieme si cambia'

"Il gruppo Insieme si cambia da me rappresentato in Consiglio Comunale congiuntamente al'ex presidente del comitato di quartiere della Val Bevera Chiara Spinelli intende fare alcune considerazione sulla situazione verificatasi in seguito l'evento alluvionale che ha causato il dissesto del ponte in ferro che comunica la frazione Bevera e vallata con Ventimiglia. Questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore come anche tutto ciò che riguardala comunità Ventimigliese, anche in considerazione che, la nostra lista elettorale, alle ultime elezioni amministrative era rappresentata da più persone residenti nella vallata o comunque legati ad essa.

Dunque partendo dal passato, ci interroghiamo e vorremmo conoscere a quale scopo sono stati utilizzati tutti quei fondi che la frazione di Bevera (l'unica zona industriale del comprensorio ventimigliese) ha prodotto con l'urbanizzazione delle aree delle zona industriale e residenziale a seguito della costruzione dei capannoni e dei fabbricati nonché da quelli derivanti dagli indennizzi dell'estrazione dei materiali dalla cava, che secondo una stima fatta al ribasso avrebbero portato alle casse del Comune una fonte di ricchezza negli ultimi 10 anni sicuramente superiore a 4.milioni di euro, senza considerare i proventi derivanti dai tributi ICI, IMU. A fronte di tali introiti, ci si interroga sul perchè non sia stata fatta un’adeguata e puntuale manutenzione del ponte con un consolidamento realizzato con micropali che, avrebbe ‘magari‘ evitato il parziale sprofondamento della struttura portante nel letto del torrente…

Sappiamo tra l'altro che sono stati eseguiti alcuni interventi di consolidamento del ponte tra il 2009 e 2010, cosa e come sono stai eseguiti? Il comitato di quartiere all'epoca aveva espresso dubbi e perplessità circa il lavoro svolto, manifestando la necessità di un più appropriato e puntuale intervento, anche in considerazione dell' uso e l'utilizzo che il ponte era soggetto giornalmente, ricordando che tra l'altro il ponte stesso era sottoposto a limiti di portata, sul quale era stata data una deroga a fronte di un percepimento di indennità assai modesta per l'uso fattone da alcune aziende.  Dunque ci si interroga se, dopo aver sfruttato e spremuto la frazione a danno dei residenti, gli stessi, forse, avrebbero dovuto avere una maggiore considerazione in termini di sicurezza.

Noi del Gruppo INSIEME SI CAMBIA intendiamo far sapere che Bevera non è più disposta a credere alle allusioni di alcuni ‘faciloni‘ che si sono arrogati il diritto di esprimere pareri e numeri in termini economici in merito alla fattibilità di eventuali interventi di ripristino del ponte, alla modica cifra di 300 mila euro. Facciamo presente che la nuova normativa in termini di opere pubbliche di tale rilevanza è ben chiara, tant'è che la ricostruzione di un nuovo ponte nella stessa sede non sarebbe più a norma in termini di distanze con il ponte ferroviario esistente e non solo. Ricordiamoci, che un ponte non si fa in 20 giorni, un’opera pubblica di tale importanza prevede un iter burocratico e dunque una tempistica non inferiore a 30 mesi volendo essere ottimisti e prudenti, senza dimenticare quindi imprevisti su fasi che porterebbero anche a tempi assai lunghi (reperimento fondi, sondaggi geologici, gara appalto ect. ect.).

Obbiettivamente noi, e contrariamente a chi, qualche giorno fa, ha espresso un incauto ottimismo, circa la ricostruzione del ponte; con il rischio di prendere in giro per l'ennesima volta la frazione e la vallata ormai soffocata da tante parole, cerchiamo di essere razionali e reali perchè questo territorio si merita di conoscere la verità. Con onestà noi abbiamo cercato di analizzare la situazione attuale e prendere in considerazioni almeno due delle possibili soluzioni, senza che l'una possa escludere l'altra, concentrando le energie sia nella realizzazione di un nuovo ponte, ricollocato in una posizione più idonea, a monte dell' attuale sede del ponte esistente, pensando così anche all'eliminazione per quanto più possibile del grave disagio che la parte del nuovo edificato di Bevera subisce giornalmente con il transito veicolare leggero e pesante, nonché alla possibilità ed opportunità di realizzare una viabilità d'argine fino al famoso ponte di Calvo rendendolo quindi completamente efficiente, visto che ad oggi è poco utilizzato.

 

Con questo intervento però non vogliamo dimenticare anche le criticità e i disagi di altre zone dell'entroterra e non, come la zona delle Ville, Corso Toscanini, zone che, più di altre soffrono queste imponenti precipitazioni piovose che le hanno segnato il proprio territorio con smottamenti, frane con contestuali chiusure della viabilità veicolare, il tutto frutto essenzialmente di una cattiva regimentazione della acque. Vogliamo ricordare anche Via S. Anna e Via due Camini che a tutt'oggi riteniamo in emergenza, dove un tratto di viabilità è franata da tempo, e per la quale lo scrivente fece già segnalazione ai Commissari Prefettizi senza peraltro ricevere soddisfazione. Oggi su questa strada la cui viabilità è già difficile per il suo sottodimensionamento in rapporto agli abitanti residenti, si rischia un ulteriore aggravamento del disagio a fronte di possibili chiusure causate dalla ‘solita imperizia’ e/o sottovalutazione del danno provocato da precedenti dissesti idrogeologici non considerati.

Concludendo invitiamo questa amministrazione Comunale alle necessarie ed opportune considerazioni su quanto esposto, sperando in un meritevole coinvolgimento nelle decisioni anche delle minoranze consigliari (che molto possono offrire a questa amministrazione in termini di capacità ed esperienza), che in maniera del tutto costruttiva affrontino comunemente tutte quelle emergenze nell'interesse della Comunità Ventimigliese.

Daniele Ventura
Chiara Spinelli"

 

C.S.

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