E' iniziata alle 9.30 la protesta dei tifosi e dei genitori degli atleti della Rari Nantes Imperia, in Comune. Una delegazione, tra poco dovrebbe essere ricevuta dal Sindaco Carlo Capacci, al quale verrà chiesta una soluzione veloce per la gestione della piscina 'Cascione', in virtù della possibilità che l'allenatore Capanna e le pedine più importanti della squadra possano abbandonare la Mediterranea, dopo la vittoria dello Scudetto.
"In questo periodo (come ogni anno) - è scritto in una lettera inviata al Presidente della Rari, Ramone, anche noi tifosi e genitori degli atleti, viviamo l'incertezza e l'inquietudine sul futuro della società. Per Imperia avere una squadra ai massimi livelli è un fiore all'occhiello e ne è stata una dimostrazione la calorosa presenza della città in occasione della finale Scudetto, un'emozione che tutti noi vorremmo ancora assaporare. Le nostre ragazze, oltre ad apprendere la tecnica della pallanuoto, hanno esempi da emulare con la presenza di atleti ed allenatori che le fanno crescere, sia a livello sportivo che personale con senso di responsabilità, appartenenza al gruppo, disciplina ed altro. Questi esempi portano le nostre figlie ad avere degli obiettivi, come arrivare alla prima squadra, alla nazionale e perchè no alle Olimpiadi".
"Ma se viene a mancare questa guida - proseguono - le chiediamo: quante di loro continueranno e quante inizieranno questo percorso? Questa squadra ed il suo allenatore hanno fatto molti sacrifici per raggiungere questi traguardi, cerchiamo di non deluderli, perchè lasciarlo scappare sarebbe una grave perdita di immagine per Imperia. Ci aspettiamo da lei, dal Comune e da tutti quelli che hanno potere decisionale una saggia soluzione".
ORE 10.30: è iniziato l'incontro con il Sindaco (nella foto sotto)
ORE 11: durante la riunione il Sindaco Capacci ha confermato che la concessione è praticamente pronta e, quindi, tifosi e genitori si sono dichiarati soddisfatti.
Al termine dell'incontro Capacci ha dichiarato:
"Io ho rassicurato tutti in quanto la volontà politica del rinnovo era già stata espressa una quindicina di giorni fa. Sono state fatte quattro, cinque riunioni in proposito ed è semplicemente una questione di burocrazia per poter procedere al rinnovo".
La preoccupazione della delegazione della Mediterranea era rivolta anche al futuro della squadra.
"Io non sono d'accordo sul fatto - continua Capacci - come chiedevano preoccupati questa mattina gli esponenti della squadra, che se non c'è rinnovo non si riesce a mettere insieme la squadra. La squadra deve vivere di vita propria. Se cadesse un meteorite sulla piscina, non è che la squadra non potrebbe più fare il campionato di pallanuoto. La piscina deve essere gestita secondo il contratto di concessione che il dirigente Beppe Enrico firmerà tra qualche giorno, la squadra di pallanuoto deve essere portata avanti a mio parere, a prescindere dalla concessione della piscina. Ramone giustamente richiede il contratto firmato. Chiaramente prima di prendere decisioni che io penso riguardino la gestione della piscina immobile, in quanto bene che deve erogare dei servizi alla collettività e su questo io mi posso trovare d'accordo perché uno non può prevedere di fare investimenti senza avere la certezza di avere la gestione, ma non credo che la pianificazione della squadra sia da collegare alla gestione della piscina, credo che la Mediterranea, vincitrice dello scudetto, potrebbe anche decidere di giocare in un'altra piscina".















