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Festival di Sanremo | 21 febbraio 2014, 12:48

Festival #sanremo2014: ascolti, buonismo ed ospiti, Fazio difende le sue scelte

Il conduttore della kermesse canora ha aderito all'invito di realizzare un festival a budget ridotto: "Se avessimo speso di più, probabilmente avremmo letto di aver sprecato i soldi dei contribuenti"

Festival #sanremo2014: ascolti, buonismo ed ospiti, Fazio difende le sue scelte

Dati degli ascolti, buonismo ed ospiti. Questi gli argomenti affrontati al Roof dell’Ariston durante l’odierna conferenza stampa dell’organizzazione del 64esimo Festival. Un’impressione di noia emerge dai social forse per mancanza di cattiveria e assenza di nomi prestigio. “E allora Arbore come lo consideriamo? Vintage? Divertimento? E Ligabue per la prima volta a Sanremo? Cat Stevens è pop, è leggenda? E Baglioni? E Damien Rice? Aderisco all’invito di contenere i costi un questo momento, ma sostengo la qualità delle scelte anche se mi rendo conto che va fatta un’analisi sugli ascolti”. E’ Fabio Fazio a difendere la qualità e la prevedibilità delle sue scelte aggiungendo che come le decisioni siano sempre quelle possibili: “Una settimana fa abbiamo avuto a Che tempo che fa Clooney, Damon e Dujardin, non è che non ci abbiamo pensato ad averli qui, ma si tratta di star internazionali che hanno calendari, impegni, richieste. Aderisco all'invito, in un momento di crisi, nel fare un festival a budget ridotto e in attivo: per me è un valore. Ma se avessimo speso di più, probabilmente avremmo letto di aver sprecato i soldi dei contribuenti".

Alla polemica sul ‘buonismo’ questa “esula dall'argomento festival ed esprime una tendenza di questo tempo. Non confonderei ‘buonismo’ con buona educazione, abbiamo fatto assurgere l’aggressività come valore e non va bene. Questo non è  certo l’insegnamento che voglio dare ai miei figli”.

Sui dati di ascolto interviene anche il direttore di Rai1 Giancarlo Leone: “Sono felice del recupero degli ascolti della terza serata rispetto alla seconda, con un punto percentuale di share in più realizzato. Non ci siamo fatti intimidire dalla percezione diffusa sul calo delle puntate precedenti, al punto di decidere di aprire la terza puntata con un omaggio ad Abbado. Segno che la ricerca della qualità deve prevalere sempre sugli ascolti”.

A. Guglielmi

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