Proseguono gli eventi culturali del Villaggio dei Fiori con un importante
appuntamento dedicato al Festival della Canzone. Da martedì 18 febbraio e
fino alla fine del mese è aperta al pubblico la mostra "Sanremo story in
love" curata dal giornalista Claudio Porchia e dal fotografo Alfredo
Moreschi. L'esposizione offre ai visitatori una divertente e curiosa storia
del Festival della Canzone Italiana, svelando curiosità e aneddoti nascosti
all'interno delle immagini in bianco e nero, messe a disposizione
dall'archivio Moreschi, che rappresenta il più importante ed interessante
archivio della memoria del Festival.
Un'occasione per ricordare un evento che ha segnato non solo la storia della
canzone, ma anche quella del costume del nostro paese. Non c'è soltanto
nostalgia, perché le foto raccontano non solo la cronaca, ma entrano
nell'antropologia, quei volti, quei risvolti, quei sorrisi e quelle canzoni
sono parte del nostro patrimonio ereditario, attimi della nostra coscienza
collettiva.
Il Festival di Sanremo ha formato per anni effettivamente la vox populi:
motivetti, slogan, battute e canzoni partoriti al Casinò o all'Ariston e che
sono tuttora tra noi. Ma in quelle fotografie e nelle parole che le
accompagnano c'è anche la nascita di una nazione a partire dalla lettera che
la Rai inviò alle case discografiche nel 1950, in cui s'invitava a
partecipare con canzoni in lingua italiana, in tempi in cui si preferiva il
dialetto e nel mondo la canzone italiana era quella napoletana. San Remo
Story offre autentiche rarità la prima Nilla Pizzi con un vestito alla
Hayworth che non metterà mai più; Claudio Villa che arriva a Sanremo in
treno; Modugno scatenato in una pubblicità per una marca di apparecchi
radio; Celentano ripreso dietro una selva di garofani che canta spalle al
pubblico; Mina agli esordi; Mike Bongiorno alla prima esperienza ma già
padrone del video; Patti Pravo e le sue prime scandalose trasparenze. Foto
di situazioni: i cantanti e i musicisti a messa dai Frati Cappuccini prima
dell'apertura; Gino Cervi-Maigret che s'aggira con la sua pipa per i
camerini a controllare che sia tutto regolare.
Insieme alle foto è abbinata una simpatica iniziativa, che rappresenta un
modo nuovo e originale di vivere il Festival, l'occasione imperdibile per
avere una foto ricordo con i grandi big del passato grazie ai "sagomoni" che
raffigurano gli artisti degli anni d'oro del Festival. Tutti coloro che lo
desidereranno, dunque, potranno farsi fotografare accanto ai big di quegli
anni: da Adriano Celentano a Giorgio Gaber, dal Quartetto Cetra a Mina.














