Nel mese dedicato all’anniversario della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, anche due dei consiglieri del Consiglio Comunale dei Ragazzi del Comune di Taggia hanno partecipato all’evento nazionale previsto dal progetto “Partecipare, infinito presente”, organizzato dalla Rete nazionale delle associazioni PIDIDA-Per i Diritti dell’Infanzia e Dell’Adolescenza e svoltosi a Milano nei giorni 11 e 12 novembre scorso.
Scopo del progetto è quello di dare voce e concretezza ai diritti all’ascolto e alla partecipazione enunciati dall’Art. 12 della Dichiarazione Internazionale attraverso la valorizzazione del punto di vista dei minori e la promozione della consapevolezza di ricoprire un ruolo importante nella vita sociale, di potervi contribuire in modo propositivo, attivo e partecipato. All’evento di Milano si sono incontrate delegazioni di under 18 provenienti dalle Regioni in cui PIDIDA è rappresentato (Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia e Lazio) con l’obiettivo di portare e discutere le riflessioni elaborate nei contesti locali e di confrontarle, nella giornata conclusiva, con Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Natalia Cosenza, di classe seconda, e Stefano Balbo, di classe terza, della scuola secondaria di 1° grado di Taggia, accompagnati dall’insegnante Valeria Lanteri, hanno partecipato in modo attivo alle varie sessioni di lavoro previste. Sostenuti nell’ascolto reciproco e nella comunicazione da competenti facilitatori di gruppo, i ragazzi hanno approfondito i temi della partecipazione attiva ed hanno elaborato una serie di importanti istanze che, in modo chiaro e maturo, hanno comunicato al Garante Nazionale. A questi hanno chiesto che venga data visibilità al loro impegno e alle iniziative legate alla partecipazione, una maggiore vicinanza delle istituzioni ai ragazzi, anche attraverso modalità o progetti che favoriscano l’ascolto primo passo per l’avvio di politiche locali di confronto e condivisione.
E’ stata denunciata una frequente assenza dell’Istituzione, una mancanza di risposte e, talvolta, l’assenza di una collaborazione concreta. Si sono detti disposti a rispettare le regole ma decisi a pretendere dalle Istituzioni lo stesso impegno, concretezza e trasparenza. Con lo slogan “Io mi fido di te se tu, Istituzione, ti fidi di me”, Stefano Balbo si è rivolto direttamente al Garante Nazionale per esprimere il bisogno suo e dei giovani come lui di avviare un percorso di costruzione di fiducia reciproca. Ha chiesto che “ai ragazzi venga data la possibilità di collaborare concretamente, anche per maturare una coscienza civica e nel senso di responsabilità”.
Nei due giorni è stato approfondito il significato e il valore dei Diritti al gioco e all’istruzione, due importanti contesti di crescita. Ne sono emersi elementi di criticità: la mancanza di spazi adeguati, attrezzati e sicuri. E’ stata richiesta l’adozione di una didattica che preveda un approccio partecipativo e favorisca il confronto attivo tra gli studenti per formare cittadini attivi, consapevoli dei diritti e doveri.
Molte altre significative istanze sono state portate all’attenzione del Garante Nazionale che ha dichiarato di aver compreso quanto richiesto e il proprio impegno di farsi portavoce presso le Istituzioni . Ha apprezzato il lavoro svolto ed elogiato l’impegno profuso dai ragazzi rappresentanti di tutti i minori dell’Italia e non solo.