Come ogni anno, in mezzo alle festività di metà agosto, a ricordare che ci furono in Italia degli anni in cui questo mese non era sole, mare, vacanze e spiagge, il Comune di Montalto Ligure ricorda l'eccidio del 17 agosto 1944. In quella giornata presso il ricovero adiacente al santuario di N.S. dell'Acquasanta, un sacerdote, don Stanislao Barthus e un chierico, Mario Bellino, vennero trucidati da soldati tedeschi e italiani: secondo le testimonianze degli orfani che erano lì con loro, riuscirono a salvare i 13 bambini presenti in quel periodo al ricovero.
Così il racconto di quel giorno nel manoscritto del parroco di allora: "17 Agosto. Giornata di terribile rappresaglia sulla popolazione di Montalto Ligure. Verso le sei del mattino i tedesco – fascisti sono già al passo di Vena. Dopo aver ucciso due persone a San Salvatore uccidono una dozzina di uomini e donne di Dolcedo. Sono presi nel sonno in una casupola nei pressi del Faudo, addetti al taglio del fieno che assicurati dal Prefetto non esservi più durante la fienagione scorrerie nei prati del Faudo si erano recati lassù.I Tedeschi scendono nella Regione Binelle ed Evria. Uccidono certo Ammirati Giobatta detto l’orso di circa 70 anni trovato per la strada carico di legni, così pure altro Ammirati Gio Batta (Bacò) di 72 anni ed un certo Brea Giorgio di 54 anni, trovato sulla porta che stava mangiando. Arrestano alcune donne che chiudono in una stalla ed alcuni uomini che poi rilasciano. Al Santuario dell’Acqua Santa uccidono dopo averli terribilmente bastonati e seviziati, i sacerdoti addetti a quell’istituto certo Bartus Stanislao e Bellini Mario, e incrudeliscono sui loro cadaveri facendoli rotolare a calci giù dalla strada. Spaventano suore e bambini, gettano all’aria ogni cosa in Chiesa e nella abitazione delle suore. Nei sotterranei della chiesa si sono nascoste molte persone che non vengono scoperte”.
Il ricordo di quei fatti è diventato un impegno da parte di Comune, Provincia e Regione unitamente all'ANPI e all'Istituto Storico delle Resistenza, impegno sempre più doveroso da quando su numerosi siti, nel tentativo di distorcere la realtà, è stato scritto che don Stanislao sarebbe stato ucciso dai partigiani. Le testimonianze di chi era là quel terribile 17 sono concordi nell'affermare che la verità è un'altra, che furono tedeschi aiutati da soldati italiani della divisione San Marco a compiere la strage. Sempre il diario di don Lanteri: "Fa parte del primo gruppo di Tedeschi un tenente medico. A Taggia si è poi vantato di avere il 17 agosto ucciso lui solo nove persone:”Quest’oggi essere stata buona giornata”. I fatti nella loro verità storica sono contenuti in un libro pubblicato dal comune di Montalto Ligure: "I bimbi no, lasciateli stare! il martirio del Santuario di. N.S. dell'Acquasanta" di Giovanni Perotto in collaborazione con l'Istituto Storico della Resistenza di Imperia e da alcuni anni sono oggetto di un'inchiesta della Procura Militare di Verona che ha svolto le indagini tramite i Carabinieri locali e inviando in loco a raccogliere testimonianze, ufficiali dell'Arma in forza alla stessa Procura Militare.
La commemorazione si svolgerà presso il Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta a Montalto Ligure sabato prossimo, con la santa Messa celebrata alle ore 10 in suffragio delle vittime. Poi presso il luogo dell'eccidio poco distante dal santuario, vi sarà una solenne commemorazione con diversi interventi a ricordare quegli eventi e a farne tesoro per le generazioni future. Nel rispetto della verità, per non dimenticare.
(Nelle foto: il manoscritto di don Lanteri, la foto degli orfani dopo la guerra a Imperia nella parrocchia di Cristo Re, il monumento sul luogo dell'eccidio, la foto di don Stanislao Barthus e del chierico Mario Bellino, il santuario)


















