Un nostro lettore, Andrea Gandolfo, ci ha scritto per intervenire nella querelle sulle dichiarazioni del sindaco Zoccarato in merito alla sua intenzione di non esporre la fotografia del presidente Prodi alla parete del suo ufficio di Palazzo Bellevue, nell'ipotesi che questi venisse eletto Capo dello Stato nelle imminenti elezioni presidenziali:
“Pur stimando e apprezzando il sindaco Zoccarato per le sue indubbie qualità umane e politiche, che ho avuto occasione più volte di manifestargli, anche a titolo personale, mi permetto però di dissociarmi da questa sua presa di posizione, per una ragione di natura eminentemente ‘di principio’, ossia, a mio modesto parere, il ragionamento del signor sindaco è viziato da un ‘difetto’ antidemocratico. Infatti, se il presidente della Repubblica non appartenente alla propria ‘scuderia’ politica, non viene ‘riconosciuto’, cade uno dei principi fondamentali della nostra democrazia, in base al quale vanno rispettate tutte le opinioni politiche dei rappresentanti dello Stato legittimamente eletti, qualunque esse siano, perché, oltretutto, il presidente della Repubblica è indipendente da qualsiasi altra forza politica e, come recita l'articolo 87 della Costituzione ‘rappresenta l'unità nazionale’. Per tali motivi, oltre che per una ragione di natura più pratica, legata ad una forma di rispetto che credo si debba sempre portare verso la massima figura istituzionale dello Stato, indipendentemente dal suo ‘colore’ politico, non credo si possano quindi condividere le dichiarazioni emesse dal sindaco Zoccarato sulla foto del presidente della Repubblica”.