Negli anni '80 Piazza Colombo, durante la settimana del Festival, era affollata dagli stand delle radio e delle televisioni private. Per attraversare la piazza a piedi, come tutti i sanremesi possono ricordare, necessitavano cinque minuti di orologio dalla tanta gente che c'era. Questa sera, a due ore dall'inizio della quarta e penultima serata, piazza Colombo era semi deserta (vedi foto sotto) e ad animare l'atmosfera c'era solo un gruppo di musicisti sudamericani (vedi foto principale), con abiti tradizionali, che proponevano brani della loro cultura vendendo cd.
Tutto questo rappresenta alla perfezione il cambiamento subìto negli ultimi 20- 25 anni dal Festival di Sanremo. I primi segnali ci sono stati tra il 2002 ed il 2007 quando la presenza in strada di postazioni di radio e tv private è diminuita ogni anno di più, fino ad arrivare alla situazione attuale. Complice sicuramente la crisi economica che ha portato le emittenti a non potersi più permettere trasferte e costi per personale ed attrezzature. Il cambiamento del mondo dell'informazione legato al Festival segue a pari passo quello dell'informazione generale. Ma è anche un po' cambiato il mondo dello spettacolo e l'interesse per il Festival che, pur rimanendo uno dei principali punti di riferimento dello spettacolo, viene vissuto in maniera diversa.
Anche il rapporto dei fans verso i cantanti non è più lo stesso. Mentre infatti un tempo gli artisti venivano in qualche maniera "mitizzati" oggi vengono visti meno distanti e più accessibili. I fans ormai possono twittare con i loro beniamini, che non disdegnano di rispondergli attraverso i social neetwork per avere un contatto diretto con il pubblico. E' quindi diminuita l'emozione di vedere, seppur da lontano, un cantante mentre esce dall'albergo o entra all'Ariston. Lo testimonia anche il bassissimo numero di persone assiepate all'ingresso artisti dell'Ariston in via Roma.
La speranza comunque è che, anche se è utopia pensare di tornare agli anni '80, Sanremo possa riacquistare un po' del suo fascino "di strada", altrimenti il Festival è destinato negli anni a diventare solo un evento televisivo e sempre meno vissuto dalla città.












