Più che un palco, quello di Sanremo 2013 è un allestimento scenografico. Ci voleva un vero e proprio 'strappo' per abbandonare l’idea classica del palco sanremese e condividere con il pubblico una traccia della nostra storia millenaria. L’idea dell’artista Francesca Montinaro – prima scenografa donna nella storia del festival - è quella di una scena con una identità chiara e che fosse li da sempre, una stratificazione del tempo passato e futuro.
«La prima fonte d’ispirazione – racconta la Montinaro - è lo stupore barocco ideato dai fratelli Bibbiena che si unisce direttamente agli strappi logori di Burri ed ai tagli filosofici di Fontana che fenderanno lo spazio».
Sono previsti cambi e colpi di scena grazie a sofisticate macchine teatrali che appaiono e scompaiono creando sul palco coreografie sempre diverse.
L’orchestra non è nella buca ma sospesa come tagli obliqui sui fondali del palcoscenico per mostrare uno ad uno tutti gli orchestrali.
“Tutti sappiamo - prosegue la Montinaro - che il teatro di Sanremo è un guscio straordinario che partorisce canzoni e sentimenti per i protagonisti e per tutti gli spettatori che lo attendono. La mia scena lascia spazio all'interpretazione, al sogno, e all'emozione. È una scena calda che risveglierà i nostri più antichi ricordi” conclude".














