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Politica | 03 aprile 2012, 10:34

Bordighera: chiusura della Biblioteca Civica, serie di richieste dell'ex Consigliere Ramella

"Chiedo che Comune ed Istituto di Studi Liguri si facciano carico con senso di responsabilità, serietà e disponibilità della necessità di trovare urgentemente una soluzione ad esclusivo vantaggio della cultura e della comunità".

Bordighera: chiusura della Biblioteca Civica, serie di richieste dell'ex Consigliere Ramella

Corrado Ramella, in qualità di ex-consigliere di minoranza del gruppo Città Insieme- Centro e Sinistra ed esponente di SEL, oltre ad esprimere la propria preoccupazione per il prorogarsi della chiusura della Biblioteca Civica di Bordighera e per l’eventualità che parte del patrimonio librario venga trasferito altrove, sottopone alcune problematiche relative a detta chiusura, avvenuta in seguito al provvedimento del gennaio 2012 ad opera del Comune:

Ramella evidenzia che:
- la Biblioteca civica ha da sempre svolto, nell’ambito della comunità cittadina, un’opera di primaria importanza per quanto riguarda la crescita culturale, la diffusione e la promozione della lettura e le attività didattiche con le scuole ed è necessario che tale ruolo venga confermato e rafforzato;
- la Biblioteca Civica possiede un patrimonio librario di notevole valore, in primis, per quanto riguarda i libri in lingua inglese, ma anche in lingua tedesca e francese e un ampia disponibilità di testi di narrativa e saggistica, enciclopedie e classici in lingua italiana, libri per ragazzi e un ampio settore legato alla storia locale , che necessariamente devono essere messi al più presto disposizione dei cittadini;
- la comunità inglese ha fatto dono di perpetua utilizzazione dei locali dell’attuale biblioteca alla comunità di Bordighera per svolgere tale attività e che tale lascito risulta confermato dagli gli atti in possesso del comune di Bordighera, escluso il piano superiore che comunque avrebbe dovuto essere utilizzato come abitazione del bibliotecario, quindi per un uso comunque inerente la destinazione culturale;
- l’attuale situazione vede codesto edificio ospitante la Biblioteca Civica essere non in regola dal punto di vista delle norme antincendio e che la responsabilità di tale situazione non può che essere attribuita ai ritardi dell’amministrazione uscente.

Quindi Ramella chiede che:
il  Comune intervenga al più presto per la messa a norma della Biblioteca Civica. Riteniamo infatti che se nel 1984-85 la ristrutturazione della Biblioteca fu finanziata dalla Regione con circa 200 milioni di lire, questo fatto insieme al lascito inglese e alla convenzione stipulata nell’85 con l’Istituto di Studi Liguri, costituiscono una sorta di riconoscimento ufficiale dell’usufrutto perenne della struttura da parte del Comune;
- si arrivi quanto prima ad un accordo con l’Istituto di Studi Liguri sul contributo-affitto che deve essere loro dovuto, nell’esclusivo interesse della cultura e della città. Ma sia un contributo-affitto equo, rispettoso sia delle eventuali giuste esigenze dell’Istituto (che però, in cambio, dovrebbe proseguire ulteriormente sul piano dell’apertura nei confronti delle esigenze culturali e anche turistiche della città), sia altrettanto rispettoso anche delle finanze del comune e del fatto che la destinazione della struttura di via Romana non può essere altro che la Biblioteca, sia nella parte inferiore che in quella superiore, perché essa costituisce un tutt’uno, che difficilmente potrà avere un diverso utilizzo, perché così ha voluto la comunità inglese, così è negli atti del Comune nonché nel volere dei cittadini di Bordighera;
- inoltre venga approfondita e fatta chiarezza su tutta la questione relativa alla proprietà e utilizzazione dell’edificio: proprietà, lascito degli inglesi, destinazione d’uso, valore culturale e accatastamento attuale, in modo da arrivare ad una soluzione definitiva o eventualmente ad una convenzione chiara con l’Istituto;
- che il Comune, in caso di mancato accordo, valuti l’ipotesi di acquistare la parte non ufficialmente concessa in uso gratuito e perenne al Comune. 

"Tutto ciò - termina Ramella - in modo da restituire quanto prima la Biblioteca ai cittadini, agli studiosi e agli utenti in generale che sono i veri destinatari finali del patrimonio in essa contenuto. Bordighera, che vive una situazione di difficoltà e di crisi dopo le note vicende che l’hanno coinvolta, non può permettersi di perdere, di veder traslocare o lasciare inutilizzata una struttura di tale importanza. Anzi proprio da qui, da strutture-valore come la nostra biblioteca, dovrebbe ripartire la rinascita della città e il recupero delle sue vere vocazioni. Per questo chiedo che Comune ed Istituto di Studi Liguri si facciano carico con senso di responsabilità, serietà e disponibilità della necessità di  trovare urgentemente una soluzione ad esclusivo vantaggio della cultura e della comunità".

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