Il consiglio comunale di Sanremo, dopo la trattazione della pratica relativa all'accordo per la riqualificazione del Forte di Santa Tecla, ha discusso in merito alla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sanremo sul delicato tema dell'accorpamento del Tribunale della città dei fiori con quello di Imperia. A prendere la parola sono stati soprattutto gli assessori ed i consiglieri, sia di maggioranza sia d'opposizione, che svolgono l'attività professionale di avvocato.
"Questa legge andrà a scapito dei cittadini - ha esordito il consigliere di 'Progetto Sanremo' Alessandro Sindoni - il Tribunale di Sanremo ha tre volte il lavoro di quello di Imperia, ma nonostante questo Sanremo è considerato un minitribunale".
"Personalmente ho depositato un ordine del giorno in Regione a tutela del Tribunale di Sanremo, firmato da quasi tutti i colleghi di maggioranza e minoranza - è intervenuto Massimo Donzella - Nelle scelte che fa la politica ci devono essere delle priorità. Un tribunale di frontiera deve essere presente, dobbiamo far valere queste ragioni, anche perchè nel Tribunale di Sanremo c'è una mole di lavoro nel civile e nel penale imponente".
"Le rivolte sulle chiusure dei tribunali non sono questioni di campanile - ha detto l'assessore Gianni Berrino - bisogna analizzare le ragioni per cui dobbiamo batterci".
"Mi unisco al coro di chi mi ha preceduto, c'è sconcerto e rabbia per questa situazione" è intervenuto il capogruppo del Partito Democratico Andrea Gorlero, che ha anche proposto il possibile utilizzo dei locali, attualmente lasciati vuoti, della stazione ferroviaria.
L'argomento, di grande attualità e particolarmente sentito a Sanremo, sarà ora trattato anche durante le riunioni dei capigruppo.