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Politica | 15 dicembre 2011, 12:41

Mobilitazione di Coldiretti contro il falso Made in Italy. Appello a sindaci e Istituzioni

Antonio Fasolo: "Non è possibile vedere ulteriormente dilapidare le risorse pubbliche in favore delle aziende che producono all'estero!"

Antonio Fasolo

Antonio Fasolo

Cresce anche nella Riviera dei Fiori la mobilitazione Coldiretti contro il falso Made in Italy e l'appello lanciato ai Sindaci ed alle Istituzioni sta scuotendo coscienze ed opinione pubblica. Coldiretti Imperia in questi giorni ha incontrato i propri associati, i sindaci ed i rappresentanti delle Istituzioni per spiegare i motivi della mobilitazione in corso, una dura e ferma presa di posizione contro la mancanza di tutela del Made in Italy denunciando apertamente il fenomeno dell'italian sounding, ovvero quei prodotti agroalimentari che "suonano come italiani" e vengono realizzati nel mondo con materie prime e manodopera estere. 

"Non è possibile - commenta Antonio Fasolo Presidente Provinciale Coldiretti Imperia - in un periodo in cui stiamo assistendo ad una manovra finanziaria che chiede sacrifici ai pensionati, che non da prospettive ai giovani, che vede l'introduzione dell'IMU tassando terreni e fabbricati da sempre strumentali all'attività agricola, in un momento economico difficile per le nostre imprese agricole specialmente quelle ad indirizzo floricolo, vedere ulteriormente dilapidare le risorse pubbliche in favore delle aziende che producono all'estero il Falso Made in Italy creando un danno alle nostre imprese agricole e beffando chiaramente i cittadini. L'ultimo caso scoperto dalla Coldiretti è emblematico, la SIMEST S.p.A. (Società finanziaria di sviluppo e promozione delle imprese italiane all'estero controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico) finanzia le imprese italiane che producono e commercializzano all'estero specialità agroalimentari che di italiano hanno solo il nome". Il fenomeno sleale dell'Italian Sounding costa al nostro Paese due volte la manovra finanziaria in discussione in questi giorni, costa infatti 60 miliardi di euro all'anno!!


"Stiamo assistendo - commenta Gianni Gentile Direttore Coldiretti Imperia - alla nascita di un movimento degli 'indignados del Falso Made in Italy' con i Sindaci dei nostri comuni in testa, hanno già deliberato a favore della mobilitazione Coldiretti i comuni di: Airole, Aurigo, Caravonica, Chiusanico, Diano Castello, Dolcedo, Molini di Triora, Perinaldo, Pompeiana, Pontedassio, Riva Ligure, San Lorenzo al Mare, Seborga, Taggia e Vallebona. Prima firmataria delle Istituzioni è stata la Camera di Commercio di Imperia, a suggellare che il problema non è solo del settore agricolo, ma riguarda tutte le categorie di produzione, riguarda tutti i cittadini non può lo Stato finanziare imprese che producono all'estero a discapito delle migliaia di imprese agricole, artigiane e commercianti che in Italia fanno fatica a sopravvivere dando come unica alternativa la cassa integrazione. In un momento in cui si chiedono sacrifici a tutti chiedere allo Stato solo un po' di buon senso credo sia doveroso per una grande forza sociale come Coldiretti."

C.S.

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