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Politica | 12 luglio 2011, 19:10

Politica: l'analisi dei consiglieri Carla Nattero e Dario Dal Mut (SEL) sul bilancio consuntivo comunale

E’ un bilancio che evidenzia in modo molto netto i tagli dei trasferimenti del governo agli enti locali. Questi tagli rimbalzano a cascata prima sulle Regioni e poi sui comuni.

Politica: l'analisi dei consiglieri Carla Nattero e Dario Dal Mut (SEL) sul bilancio consuntivo comunale

E’ un bilancio che evidenzia in modo molto netto i tagli dei trasferimenti del governo agli enti locali. Questi tagli rimbalzano a cascata prima sulle Regioni e poi sui comuni.

Nel bilancio 2011 i servizi non sono stati semplicemente ridimensionati, come già succede da qualche anno, ma sono stati ridotti ai minimi termini o addirittura eliminati. La cultura e le manifestazioni sono praticamente sparite, come già si vede dal calendario praticamente inesistente delle manifestazioni estive. Il taglio nella scuola e nei servizi sociali si aggira intorno al 25-30%. Anche un servizio-base come la refezione scolastica è in difficoltà. Nel bilancio non c’è il finanziamento alla refezione per i primi tre mesi del prossimo anno scolastico. L’Amministrazione ha garantito che provvederà in seguito ma questa mancanza è il segno incontrovertibile di una situazione grave.

Quello che preoccupa è che si tratta anche di un bilancio molto rigido. Tasse e imposte sono già al massimo. La Tarsu è aumentata del 38.4% in due anni e copre al 99% il costo del servizio. Altre entrate sono molto forzate e poco attendibili. Come gli oneri di urbanizzazione la cui entrata è stata prevista di 2 milioni e mezzo di euro mentre a metà anno le entrate effettive di oneri ammontano a 800.000€.

E’ difficile pensare che ci sarà un exploit nella seconda metà dell’anno che permetta di arrivare alla cifra preventivata.

E’ quindi praticamente impossibile che l’ass. Gaggero abbia realmente disponibile quel milione di € destinato a interventi per la manutenzione della città che il bilancio prevede di realizzare con gli oneri di urbanizzazione.

Preoccupa anche il fatto che la politica nazionale non preveda schiarite per gli enti locali, almeno fino a quando rimane in sella il governo Berlusconi. Anzi negli anni prossimi i tagli saranno ancora più pesanti.

In questa situazione desolata Sindaco e Assessore hanno detto che il loro bilancio è “tecnico”, che nelle prossime settimane discuteranno su quali cambiamenti introdurre nel bilancio dell’anno prossimo che sarà “politico”. A parte il fatto che la sede logica e naturale per affrontare queste tematiche era il Consiglio Comunale di ieri sera, in cui poteva correttamente svolgersi un confronto sulla prospettiva futura, noi crediamo che Strescino e i suoi non avranno mai la forza e la coesione per arrivare alla proposta politica. Perché sono sempre più divisi, perché su di loro pende la spada di Damocle del porto turistico, perché la macchina comunale è sempre più allo sbando. Un particolare può dare il senso della pochezza della giunta Strescino. In un bilancio di guerra come quello presentato sono riusciti a prevedere circa 900.000 € di consulenze. Sono cifre sulla carta che probabilmente non si tradurranno mai in incarichi ma comunque sono indicative della mancanza di consapevolezza delle priorità fondamentali di un ‘Amministrazione in tempi difficili.

L’unica scelta politica effettiva del bilancio è la contrazione di un mutuo di due milioni per compartecipare con Invitalia alla ristrutturazione della SAIRO per farne un incubatore di impresa. Abbiamo votato a favore dell’emendamento proposto da Fossati che invitava a eliminare la posta in bilancio in attesa di un approfondimento. La necessità di una verifica nasce dal fatto che gli accordi stabilivano che Invitalia dovesse accollarsi il costo dell’intera ristrutturazione e non di una parte. A nostro giudizio va anche verificato il ruolo di Imperia Sviluppo che ha molto ritardato la bonifica e quindi la consegna dell’immobile,rendendo più difficile l’acquisizione del finanziamento ministeriale. Vanno anche messe in chiaro le cose relativamente alla destinazione dell’immobile che deve essere un effettivo incubatore. Imperia è piena di contenitori inizialmente autorizzati per uno scopo “sociale” e poi in corso d’opera, naturalmente per motivi oggettivi, diventati ristoranti,negozi o alloggi.    

Gabriele Piccardo

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