La discussione sul porto, in consiglio comunale ad Imperia, ha avuto toni accesi e duri scambi di accuse tra maggioranza ed opposizione. La seduta è iniziata con un intervento di Giuseppe Zagarella del Partito Democratico che ha ripercorso gli ultimi passi della vicenda. "Il dirigente del settore porti - ha detto Zagarella - ha avviato la procedura did ecadenza a seguito di una serie di contestazioni formali. Si arriva quindi al provvedimento di decadenza. la società ricorre al tar e vince con motivazioni curiose. Subito dopo c'è la sostituzione dell'assessore all'urbanistica e ai porti da parte del sindaco. In una successiva delibera si decide di rinunciare ad ogni forma di controricorso o resistenza. Qui nascono i primi problemi. Il partner non chiede danni all'Amministrazione, ma ai collaudatori nominati dall'Amministrazione Comunale. Poi ne richiede la rimozione. Nel frattempo c'è il cambio del cda".
"Un capitolo enorme era costituito dalla contabilità - prosegue Zagarella - La contabilità ancora adesso non va bene. C'è il problema della subconcessione nato da una gestione grossolana. Poi c'è il grande capitolo delle difformità che sono plurime e che vedono molte contestazioni sulle tipologie dei materiali, rotture delle pavimentazioni, ruggini, una serie di difetti cotruttivi e di difetti pesanti in ordine all'allagamento dell'autorimessa, dove ci sono 52 punti di permeabilità dove entra acqua, problemi della rete fognaria con problemi igienico sanitari. Il soggetto attuatore credo non meriti più la nostra fiducia".
"Non approvo questa seduta nel suo contenuto e nelle sue forme - ha detto Luigi Mattioli del Pdl - è inutile ed una perdita di tempo discutere su una relazione senza pervenire ad una proposta votata. Alla fine di questa seduta gli organi competenti, come Amministrazione e uffici, che indicazioni avranno ? Nessuna".
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