Bordighera, scioglimento consiglio comunale: le dichiarazioni di Verrando, Biamonti e Farotto

Un'aria di incredulità, mista a sgomento, quella che si respira nel palazzo civico di Bordighera, a seguito della notizia di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, richiesta dal ministro degli interni Roberto Maroni.

Il sindaco PDL Giovanni Bosio, al momento non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione alla stampa, fino a quando non arriverà la notifica dalla prefettura e si è 'blindato' dentro il suo ufficio in compagnia della moglie, del vice sindaco Borelli e dei dirigenti comunali. Un primo cittadino lasciato solo, se così si può dire, dai suoi assessori e consiglieri del Popolo della Libertà; al momento si sono fatti vivi solo l'assessore Biamonti e il presidente del consiglio comunale Verrando, il primo della Democrazia Cristiana per l'Autonomie e il secondo dell'Udc, entrambi entrati in amministrazione nel rimpasto. Quindi nessun esponente del PDL, per ora, ha varcato l'ingresso del comune per dare il proprio sostegno al sindaco Bosio.

Il presidente del consiglio bordigotto, Francesco Verrando, ha detto a proposito: "da luglio ad oggi, col rimpasto di giunta, abbiamo contribuito e lavorato con impegno e continuità per la città. Sapevamo che prima o poi sarebbe potuto accadere, ed è successo. Chi ha deciso ciò avrà avuto i suoi buoni motivi per sciogliere la giunta comunale".

Franco Biamonti, assessore ai lavori pubblici e ambiente: "io ho dato una mano, è andata così pazienza. Sicuramente avranno avuto i loro buoni motivi quelli che hanno fatto questo, vediamo ora che succederà..."

Marco Farotto consigliere di opposizione di Unione cittadina, ha affermato: "E' da otto anni che sono all'opposizione e col mio gruppo abbiamo chiesto sempre le dimissioni per incapacità amministrativa. Comunque prima di esprimersi vediamo gli atti..."