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AttualitĂ  | 19 novembre 2009, 15:06

Sanremo: appello degli 'insegnanti invisibili' al ministero

Sanremo: appello degli 'insegnanti invisibili' al ministero

Raccogliamo la protesta di alcuni insegnanti che si autodefiniscono: “insegnanti invisibili”, molti dei quali operano nella provincia di Imperia, ma che sono spalmati in numero consistente su tutto lo stivale (le statistiche ufficiose parlano di almeno 30000 persone, dunque famiglie) che viste le condizioni economiche dell'intera nazione sono di fatto in mezzo ad una strada, bisfrattate e licenziate in tronco da un governo che di fatto millanta a gran voce il “posto fisso” come un valore. Ecco il loro intervento:

 

"Siamo un gruppo di docenti (400 circa soltanto nella provincia di Imperia) che per essere ritenuti tali si dovrebbero ancora abilitare. Diritto che ci viene negato ormai da anni( l’ultimo corso abilitante risale al 2004).Oggi abbiamo preso coscienza ed abbiamo deciso di unirci in una associazione ADIDA (associazione di insegnanti invisibili da abilitare) per far valere finalmente le nostre ragioni. Nonostante questa nostra condizione, esercitiamo comunque le medesime funzioni dei docenti di ruolo e non di ruolo abilitati. Di fatto partecipiamo ai Consigli di Classe, alle riunioni di Collegio dei docenti, alle operazioni di scrutinio finale per la valutazione degli alunni. Predisponiamo l’attivitŕ didattica individuale e di classe, svolgiamo le attivitŕ d’insegnamento e funzionali all’insegnamento contemplate dal Contratto Nazionale di Lavoro, ormai da anni.

 

Siamo dunque Insegnanti a pieno titolo, pur privi di quell’abilitazione che fin dal 1971 è stata conseguita da moltissimi docenti (molti dei quali oggi sono di ruolo nella scuola pubblica) attraverso Corsi Speciali Abilitanti: ricordiamo solo a titolo esemplificativo quello indetto dall’allora ministro Letizia Moratti con DM 85/2005 e riservato a tutti coloro che, alla data della di pubblicazione del Decreto, vantavano 360 giorni di effettivo servizio.

 

Abbiamo saputo di recente che per la nostra condizione (che ci condanna ad essere disprezzati da ogni tipo di istituzione, in quanto senza abilitazione siamo condannati al precariato a vita e possiamo tranquillamente essere considerati come semplici tappabuchi per supplenze, anche se annuali) il Ministro Gelmini si è affidato dei tecnici che sostengono che non tutti gli insegnanti da abilitare sono bravi (come se gli altri lo fossero tutti!) e che per abilitarsi dovranno iscriversi al Tirocinio Attivo Formativo previsto dalla Bozza Israel, ma con prova nazionale tipo concorso come esame di ammissione. Ovviamente al termine di questo tirocinio ci sarŕ un esame di Stato che dovrebbe servire a fermare i meno meritevoli.

 

Questo significa CAMBIARE LE REGOLE MENTRE SI STA GIOCANDO! I nostri colleghi che avevano maturato 360 giorni di servizio nella scuola e si sono abilitati con i precedenti corsi abilitanti, non hanno mai avuto nessun tipo di selezione. Nemmeno chi si è abilitato con il concorso, perché il numero chiuso riguardava l’immissione in ruolo, non l’abilitazione. Č vero che sarebbe stato possibile abilitarsi con le SSIS (Scuola di Specializzazione Interateneo per Insegnanti delle scuole Superiori, oggi chiusa), ma erano tutte a numero chiuso e in Italia soprattutto le universitŕ del nord bandivano pochissimi posti rispetto a quelle del Sud Italia. Anche chi è bravo è rimasto fuori, in ogni caso, fino al 2004 chi si è abilitato con la SSIS, lo ha scelto, in quanto esisteva il doppio canale: o corso abilitante aperto a tutti, o SSIS a numero chiuso.

 

Noi chiediamo un aiuto concreto perché la Costituzione parla proprio di possibilitŕ di emanciparsi negli studi e nel lavoro, ELIMINANDO OGNI TIPO DI SELEZIONE D’INGRESSO AL TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO PER CHI GIA’ SVOLGE LA FUNZIONE DI DOCENTE DA PIU’ DI 360 GIORNI, esattamente come è stato precedentemente per i nostri colleghi.

 

Chiediamo dunque che ci venga riconosciuto il diritto di conseguire un’abilitazione da parte di insegnati che, pur senza abilitazione, di fatto SVOLGONO GIA’ QUESTA PROFESSIONE".

 

Per info: ADIDA (Associazione docenti italiani da abilitare), Barbara Borriero 328 6238769 e Stefania Gallo 340 6525318.

 

Andrea Di Blasio

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