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Attualità | 22 settembre 2014, 10:33

Anche la sanremese Tiziana Guatta al Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in oncologia

Si è costituito giovedì 18 settembre a Ovada, in occasione del Seminario progettuale ‘Sanità tra etica e Economia del Territorio’ organizzato dalla Fondazione C.I.G.N.O. onlus e dall’Associazione di Volontariato Oncologico Vela Onlus di Ovada.

Anche la sanremese Tiziana Guatta al Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in oncologia

C’è anche la sanremese Tiziana Guatta nel Direttivo del neonato Comitato Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in oncologia Piemonte/Liguria/Valle d'Aosta che si è costituito giovedì 18 settembre a Ovada, in occasione del Seminario progettuale ‘Sanità tra etica e Economia del Territorio’ organizzato dalla Fondazione C.I.G.N.O. onlus e dall’Associazione di Volontariato Oncologico Vela Onlus di Ovada.

Si tratta di una nascita di importanza enorme poiché viene istituito per la prima volta in queste regioni ed esiste a livello territoriale solo in Lombardia, nel Lazio, in Puglia e in Toscana (zone che hanno molte associazioni federate FAVO e quindi non hanno la necessità di costituirsi con altre regioni).

Il Comitato, oltre a collaborare per la migliore realizzazione sul piano regionale dei programmi di attività deliberati dagli organi nazionali della FAVO, ha come finalità la promozione nelle proprie regioni delle iniziative che ritiene idonee al perseguimento degli scopi dello statuto nazionale (rapporti diretti con le Regioni ed i relativi assessori con le ASL e tutte le strutture di cura vedi più avanti).

Per Tiziana Guatta, vulcanica Presidentessa dell’Associazione di Volontariato Oncologico associazione di volontariato NonSiamoSoli Onlus di Sanremo, è una firma quanto mai preziosa, in un contesto, quello del Seminario, in cui è fatto sostanzialmente il focus sulle problematiche che si pongono in Sanità oggi: un periodo di reale disagio economico in cui è auspicabile la volontà di dare finalmente luce al concetto di "investimento come obiettivo programmato da raggiungere nel progetto di ‘cura adeguata’ per ogni paziente, imparando a lavorare e collaborare in rete, superando particolarismi e campanilismi, consapevoli che il malato deve essere l’‘unico centro di interesse’ dell’attività sanitaria".

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