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Economia | 14 marzo 2019, 08:00

Crisi dei Casinò, Sanremo ultimo baluardo

Crisi dei Casinò, Sanremo ultimo baluardo

A fronte di una crisi generalizzata dei Casinò italiani, quello di Sanremo resiste e sembra godere di ottima salute grazie anche alle diverse attività che affiancano quelle tradizionali svolte ai tavoli verdi. A tenere alte le sorti della casa da gioco non c’è solo il Festival della canzone italiana, che ha permesso al Casinò di chiudere il mese di febbraio a quota 3,85 milioni di euro di incassi facendo registrare, come da tradizione, più di 20 mila presenze all’interno delle sue sale da gioco nei giorni in cui si svolgeva la gara canora.  

Il prossimo mese, infatti, Sanremo ospiterà uno dei maggiori eventi europei di Poker. In città arriveranno 5 mila giocatori, e migliaia di appassionati, provenienti da ogni parte del mondo per partecipare all’evento pokeristico più importante dell’anno nel corso del quale i contendenti si disputeranno un montepremi garantito del valore di un milione di euro, uno dei premi più ricchi per un torneo di Texas Hold‘em a livello del vecchio continente. Accanto a questo genere di iniziative che fanno parte del “core business” della casa da gioco, non mancano poi eventi legati al mondo della cultura e dell’arte come il Festival della Legalità ospitato nel Teatro del Casinò a fine febbraio o le mostre dedicate a Renato Guttuso e ai reperti conservati nel Museo del Festival.

Se gli sforzi di Sanremo di reinventarsi in parte per mirare a diventare, con l’appoggio e il sostegno della giunta e del sindaco della città dei fiori, un forte polo di attrazione per il territorio e per il turismo verso la regione sembrano ottenere buoni risultati, non altrettanto può dirsi per le sorti delle altre case da gioco presenti sul territorio nazionale. Complice anche la concorrenza che queste devono sostenere nei confronti della sempre maggiore diffusione dei casinò aams presenti online, che continuano ad attirare sempre di più i giocatori italiani, il panorama nazionale delle case da gioco soffre di una crisi apparentemente inarrestabile.

Oltre a quello di Sanremo, in Italia sono presenti altri tre casinò: Venezia, Campione d’Italia e Saint Vincent in Valle d’Aosta. Tutti hanno sofferto e soffrono di un calo generalizzato nelle presenze e negli incassi già da diversi anni e le strutture sono in piena crisi economica e alcune hanno già avviato percorsi di licenziamento del personale.

Il casinò di Venezia, all’inizio di quest’anno, è stato oggetto di una sentenza che lo obbliga a versare più di 28 milioni di euro al Comune per una vicenda che risale al 2012. Una vera e propria tegola in testa per le sorti della casa da gioco che era già in crisi di incassi. Se Venezia soffre, Saint Vincent non è da meno: le presenze nella casa da gioco valdostana sono calate inesorabilmente dal 2014, passando da più di 500 mila registrate quell’anno alle appena 360 mila del 2017, con significativi cali anche degli introiti annuali. Campione d’Italia infine ha licenziato, a far data dal 31 dicembre 2018, 469 dipendenti e il casinò è al momento chiuso. Adesso si attende la nomina di un commissario straordinario da parte del governo Conte che dovrà valutare se esistono le condizioni per una eventuale riapertura della casa da gioco.

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