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Attualità | 18 luglio 2018, 16:55

Sanremo: piazza Santa Brigida non cambia in 'Gin De Stefani', ma intanto sparisce la targa con i nomi dei morti

Nessuno sa nulla della targa ed ora viene fuori una nuova polemica per piazza Santa Brigida.

Sanremo: piazza Santa Brigida non cambia in 'Gin De Stefani', ma intanto sparisce la targa con i nomi dei morti

Nei giorni immediatamente successivi alla decisione dell’Amministrazione era arrivato il no di molte associazioni. E, almeno per ora, piazza Santa Brigida rimane con il suo nome, senza l’intitolazione prevista a Gin De Stefani.

Nell’ottobre scorso il Sindaco Biancheri aveva pensato all’intitolazione dello slargo, creato da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale, nel quartiere di ‘Santa Brigida’ nella Pigna, il centro storico di Sanremo, a Gin De Stefani, commediografo e poeta dialettale sanremasco (1887-1961). Ne è nato un vero e proprio ‘vespaio’ di polemiche, soprattutto dai residenti del centro storico, che hanno deciso di protestare anche con alcuni striscioni, appesi ai terrazzi che insistono sulla piazza.

Intanto, però, emerge un’altra polemica dal centro storico di Sanremo: stiamo parlando della sparizione dalla zona di piazza Santa Brigida, di una targa sulla quale c’erano scolpiti i nomi dei 18 morti, in occasione di un bombardamento durante la seconda Guerra Mondiale. Nessuno sa nulla della targa ed ora viene fuori una nuova polemica per piazza Santa Brigida.

Secondo le associazioni della Pigna, nessuno vuole l’intitolazione della piazza a Gin De Stefani: “I vecchi sanremaschi la vogliono chiamare con il suo nome storico – ci hanno riferito – perché, se è vero che Gin De Stefani ha trascritto il dialetto, si può scegliere per lui un’altra strada o piazza. Piazza Santa Brigida è un luogo molto caro ai vecchi sanremaschi e, anche se Gin De Stefani è un personaggio importante della nostra città, non dovete toglierci storia e cultura. Forse, prima di decidere, era meglio fare un sondaggio tra residenti ed associazioni”.

Abbiamo anche chiesto lumi a Mino Casabianca, presidente del coordinamento delle associazioni più interessate al caso (Famija Sanremasca, Istituto di Studi Liguri, Circolo Ligustico ed un gruppo di circa 600 persone che hanno firmato una petizione, chiedendo l’intitolazione a Gin De Stefani): “A Sanremo siamo in tanti – ci ha detto Casabianca - ma sono certo che se ci fosse un referendum, la maggioranza sarebbe per l’intitolazione della piazza a Gin De Stefani. Non faccio però una questione sul nome e se ne può anche discutere amichevolmente e democraticamente, ma nella zona c’è un’associazione ‘Pigna Mon Amour’ che si arroga il diritto di prendere una decisione autonoma. Loro dicono che i sanremaschi hanno abbandonato la Pigna e quindi sarebbero loro a dover decidere. A noi non sembra una scelta democratica. Si dice anche che sia stato io a forzare la mano all’Amministrazione per l’intitolazione a Gin, ma posso garantire che non è stato assolutamente così”.

Carlo Alessi

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