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Politica | 24 marzo 2018, 14:57

Sanremo: quattro emendamenti del M5S sul regolamento per la gestione dei rifiuti, lunedì la discussione in Consiglio Comunale

Dalla Tari ai 200 mila euro di incassi preventivati per le multe

Paola Arrigoni e Luciana Balestra

Paola Arrigoni e Luciana Balestra

Nel Consiglio Comunale di lunedì approderà per la votazione il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, il M5S Sanremo ha riscontrato “incongruenze e mancanze” e ha presentato quattro emendamenti.
A discuterli saranno i due Consiglieri Comunali Paola Arrigoni e Luciana Balestra.

 

I pentastellati affermano: “Il costo complessivo del servizio gestione rifiuti è aumentato rispetto all’anno precedente (+1,3%) ma verranno ridotte lo stesso le tariffe Tari (-2,98%). Sembrerebbe una bella notizia quindi significa che il conferimento in discarica è notevolmente diminuito, c’è stata la vendita della plastica, carta e vetro ottenuta dalla differenziata e l’ottimizzazione dei servizi. Invece, leggendo la documentazione si scopre che la riduzione avverrà grazie all’attività di recupero dell’evasione, alle royalty per la discarica ma la cifra più consistente riguarderà l’applicazione delle sanzioni ai cittadini. L’amministrazione ha già calcolato che incasserà per le sanzioni, solo per il 2018, la cifra enorme di 211.612 euro”.

 

Ora, la domanda sorge spontanea – prosegue la nota del MoVimento 5 Stelle Sanremo – i Sanremesi sono così tutti indisciplinati oppure non sono stati adeguatamente informati? Ridurre la tariffa Tari sanzionando in massa i cittadini? Perché di questo si tratta per arrivare a una cifra così consistente non può essere altrimenti: 211.612 euro. E se nel 2018 i cittadini fossero più virtuosi e non si raggiungesse quella cifra relativa alle sanzioni? Le tariffe Tari aumenterebbero? L’Amministrazione dove troverebbe la cifra derivante dalle sanzioni? Si vogliono incentivare i comportamenti virtuosi attraverso la paura di una multa salata. Invece i comportamenti virtuosi dovrebbero essere incentivati oltre che con una corretta informazione anche con l’applicazione della tariffazione puntuale ovvero l’utente paga solo per il rifiuto indifferenziato che produce e quindi più è virtuoso meno spende”.

 

Il M5S ha presentato emendamento al regolamento per promuovere iniziative dirette a favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti mediante l’attivazione di meccanismi di incentivazione e non solo.
L’applicazione della Tariffazione Puntuale è basilare – si legge ancora nella nota dei pentastellati – l’Amministrazione ogni volta afferma che l’attiverà a breve, ma in realtà non c’è mai nulla di certo. Di certo ci saranno solo le sanzioni che faranno fare ‘cassa’ al Comune per 211.612 euro solo per il 2018, per poi dire che le Tariffe Tari sono diminuite”.

 

Nel regolamento c’è anche una sanzione che riguarda il divieto di cernita e rovistamento nei rifiuti – aggiungono – chi rovista nei cassonetti è purtroppo solitamente un anziano disperato alla ricerca di cibo. Anziani che cercano nei rifiuti nella speranza di trovare qualcosa per il pranzo. Sono il simbolo della crisi, perché ormai la povertà sta aggredendo sempre più anche i ceti medi, la soluzione non è certo multarli da 25 a 300 euro come previsto nel nuovo regolamento E’ evidente che se fossero in possesso di quelle cifre andrebbero a farsi la spesa e non si umilierebbero certo a rovistare nei rifiuti. Multare la povertà, la fame e la disperazione non è risolvere il problema ma significa infliggere ulteriore disagio a chi sta toccando il fondo e al quale bisogna tendere una mano per aiutarlo e non per multarlo”.

 

Quindi il M5S ha presentato un emendamento a quell’articolo aggiungendo ‘un distinguo’: “la sanzione non è applicabile qualora i rifiuti cerniti, rovistati e/o asportati siano almeno parzialmente edibili (nonostante siano stati conferiti come rifiuti) e vi sia un evidente stato di necessità della persona coinvolta alla ricerca di alimenti per cercare di sfamarsi. In questo caso, oltre alla non applicabilità della sanzione, la persona coinvolta verrà consigliata di rivolgersi ai Servizi Sociali, alla mensa locale o alle associazioni di volontariato”.


La nota prosegue: “Nel regolamento gestione rifiuti il M5S ha riscontrato una grave mancanza, non c’è un articolo dedicato alla Pesata dei rifiuti e alle sue modalità di esecuzione prima di inviarli al recupero e allo smaltimento. Tutti i regolamenti della gestione dei rifiuti di ogni comune italiano riservano un articolo apposito alla ‘Pesata dei rifiuti’ ma non quello di Sanremo. Come mai? C’è solo un accenno di legge nell’oggetto del regolamento art.1, comma 1 lettera f. Le modalità di pesatura dei rifiuti urbani raccolti devono essere tali da garantire la corretta ed oggettiva misurazione dei quantitativi raccolti, siano essi destinati al recupero come allo smaltimento. La pesatura dei rifiuti è basilare, come tutti possono immaginare, è quindi fondamentale che vengano espletate le relative modalità anche nel regolamento per la gestione dei rifiuti. Il M5S ha presentato un emendamento per ovviare a questa mancanza. Il M5S Sanremo a breve presenterà interrogazione per avere in dettaglio tutte le pesature dei rifiuti da quando è iniziata la raccolta differenziata e i controlli che il Comune ha effettuato fino ad oggi in proposito. Nel regolamento per la gestione rifiuti urbani il M5S ha notato inoltre delle incongruenze, ad esempio nel regolamento Tari a chi utilizzerà, durante feste e sagre, stoviglie lavabili e/o biodegradabili verrà premiato con la riduzione del 30% della tariffa giornaliera invece nel regolamento gestione rifiuti c’è l’obbligo in occasione di feste e sagre l’utilizzo di solo materiale biodegradabile, in caso contrario verranno sanzionati da 100 a 500 euro. L’amministrazione dovrebbe decidersi su quale norma attuare e rendere omogenei i due regolamenti”. 


Il M5S Sanremo ha quindi presentato quattro emendamenti sul regolamento della gestione rifiuti urbani che andrà in discussione lunedì in Consiglio Comunale.

Pietro Zampedroni

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