Ventimiglia: la capogruppo M5S Silvia Malivindi è stata assolta dall'accusa di diffamazione nei confronti del presidente della Casa della Legalità

Assolta perché il fatto non sussiste. Si conclude così una vicenda giudiziaria che ha visto protagonista la capogruppo in Consiglio Comunale per il MoVimento 5 Stelle a Ventimiglia Silvia Malivindi che era stata querelata per diffamazione dal presidente della Casa della Legalità Christian Abbondanza. Questa mattina si è discusso l’appello presentato dal legale della Malivindi (la stessa esponente M5S peraltro è avvocato) Chiara Di Leo dopo il decreto penale di condanna a 400 euro di multa.

Tutto era nato da una discussione su Facebook tra la Malivindi e Abbondanza, nel corso della quale la capogruppo grillina aveva scritto, riferito al presidente della Casa della Legalità: “Caro Abbondanza, credo che sia giunto il momento che tu ti occupi di mafia: la mafia vera è dove sono i capitali e i capitali non sono esattamente a Ventimiglia. Tu però ti occupi dei rubagalline e i potenti non li tocchi. Invece di fare il burattino e parare il culo alla mafia vera del Pd, il business dei migranti e la mafia delle cooperative, mafia capitale, la mafia delle banche, sembri interessarti solo di questi quattro rubagalline”.

Abbondanza decise di querelare e arrivò il decreto penale di condanna al quale l'avvocato della consigliera dei 5 Stelle ha deciso di opporsi con richiesta di rito abbreviato, chiedendo l’acquisizione dell’intera discussione e non solo il messaggio incriminato.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro fine mese. Il Pm Maria Paola Marrali aveva chiesto la conferma della condanna.

“Sono sollevata per come si è risolta la vicenda, – commenta Silvia Malivindi a Sanremo News – al tempo stesso non si ripeteranno episodi simili”.

La Malivindi da allora ha lesinato le sue apparizioni sui social network.