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Politica | 31 agosto 2016, 10:52

Diano Marina: manifestazione di 'Mia Arcigay' contro le dichiarazioni del Sindaco Chiappori sulle unioni civili (Foto e Video)

Il primo cittadino oggi non è a Diano ma, nel corso della mattinata l'associazione si incontrerà con l'Assessore Basso, probabilmente per un colloquio chiarificatore.

Diano Marina: manifestazione di 'Mia Arcigay' contro le dichiarazioni del Sindaco Chiappori sulle unioni civili (Foto e Video)

E’ iniziata alle 10, seppur con un numero limitato di partecipanti, la manifestazione di protesta di fronte al Comune di Diano Marina, in relazione alle dichiarazioni del Sindaco Giacomo Chiappori, che aveva sostenuto nei giorni scorsi di non voler celebrare eventuali unioni civili.

La manifestazione è stata organizzata dall’associazione ‘Mia Arcigay’ di Imperia e, questa mattina è intervenuto ovviamente il presidente, Marco Antei: “Le affermazioni del Sindaco Chiappori sono discriminatorie e, quello che lui chiede di non celebrare le unioni civili è vietato dalla Legge. Lui stesso chiede di non lanciare riso e senza eventuali fiori e marce nuziali. Questo per ‘marcare’ la differenza e discriminare le unioni civili. E’ ridicolo che una cerimonia venga fatta in un modo e l’altra in un modo diverso. A Sanremo si è svolta una unione civile con tanto di lancio di riso ed è stato emozionante. Noi siamo qui per ricordare al Sindaco che lui per Legge è obbligato a celebrare le unioni e non può imporci come celebrarle”.

Antei interviene anche sulle dichiarazioni del Capogruppo regionale della Lega Alessandro Piana: “Ha affermato che la nostra manifestazione è un gesto prepotente e intollerante. Innanzi tutto la manifestazione libera del pensiero è garantita dall’articolo 21 della Costituzione ed io, in qualità di presidente di ‘Mia Arcigay’, ho scritto una mail ai Consiglieri eletti in provincia di Imperia chiedendo un confronto su queste tematiche. Il Consigliere Piana non mi ha risposto e noi siamo comunque aperti al confronto, ma non vogliamo essere etichettati come prepotenti e intolleranti. L’obbiezione di coscienza non è prevista dalla Legge Cirinnà e rifiutarsi di celebrare le unioni per motivi ideologici va contro l’articolo 328 del Codice Penale, rischiando una pena da 6 mesi a 2 anni di reclusione. Se tutti dovessero rifiutarsi di celebrare le unioni civili si potrà andare incontro a denunce e, se altri funzionari di Stato Civile fossero assenti, il Sindaco sarebbe obbligato a celebrare le unioni”.

Ad oggi non ci sono state richieste per celebrare unioni civili, ma è anche possibile che alcune coppie possano averle richieste mantenendo l’anonimato. Tra poco una delegazione di Arcigay si incontrerà con l’Assessore Basso: “Siamo soddisfatti di come sta andando la nostra iniziativa e, anche se oggi non siamo in molti – ha terminato Antei – abbiamo comunque ottenuto un’ottima esposizione mediatica sia a livello provinciale che nazionale”.  

Durante la manifestazione è intervenuto anche Gabriele Piazzoni di ArciGay nazionale, che ha ovviamente parlato delle dichiarazioni del Sindaco Chiappori: “Il suo compito è di dare pieno accesso alle Leggi senza nessuna libera interpretazione. Se vuole rimanere Sindaco della Repubblica deve applicare la Legge senza metterci del suo. Le tradizioni del bouquet o del riso sono tali e quindi bisogna lasciar libere le persone, come il pranzo di nozze oltre simili. Forse Chiappori poteva risparmiarsi queste affermazioni che lasciano capire come lui ritenga inferiori e ridicole le unioni tra persone dello stesso sesso. Forse avremmo avuto una pagina migliore per Diano Marina e per l’Italia. Sugli insulti lanciati al primo cittadino sui social concordo che questo è sbagliato, anche se purtroppo sui social non ci sono limiti”.

Presente alla manifestazione anche Claudio Tosi, presidente di ArciGay Genova, che ha detto: “Noi siamo qui perché non ci devono essere distinzioni tra coppie di sesso diverso o dello stesso sesso. Non si può vietare l’uso dei fiori e del riso. Penso sia fondamentale che, un Sindaco di una città turistica come Diano sappia essere accogliente. Ci sono sicuramente molti gay, lesbiche e transessuali che fanno le vacanze a Diano e noi come comunità abbiamo accolto le parole del Sindaco Chiappori con dolore. E’ un dispiacere sentirsi dire, da una persona che rappresenta un’istituzione che, le persone dello stesso sesso sono diverse. Abbiamo una Legge dello Stato che conferma come l’amore tra persone dello stesso sesso esiste ed è brutto sentire il contrario da un Sindaco”. 

Francesco Li Noce

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