Se durante il Festival di Sanremo vi capiterà di incontrare Luciano Pavarotti, non preoccupatevi, non siete diventati dei ghost whisperer, ovvero coloro che vedono i fantasmi. Con molte probabilità avrete invece visto Gigi Nardini, ovvero il sosia ufficiale del Maestro.
Molti lo avranno già incontrato negli anni scorsi, considerando che da circa 30 anni il sosia di Pavarotti non manca una edizione del Festival, un mondo che lo affascina e che frequenta con un passione speciale per la musica. Ecco cosa ci ha raccontato Gigi, che a febbraio sarà ospite, con molte probabilità, di una trasmissione televisiva assieme a Miranda, la sosia ufficiale di Liz Taylor.
Quando si è accorto di assomigliare al maestro? “Era un periodo tragico della mia vita. Una notte ho sognato di essere il sosia di Luciano Pavarotti. Da quel momento ho trovato un punto fermo nella mia vita, ho cominciato a vestirmi e pettinarmi come lui. Questo mi ha aiutato a superare tante difficoltà personali. Ogni volta che le persone mi fermano per strada per fare un selfie, è la mia più grande soddisfazione, perché posso regalare loro qualche istante di spensieratezza”.
Ha conosciuto di persona Luciano Pavarotti? “Certo, anzi mi ha voluto come sua controfigura nelle riprese del video Ti adoro, che ha dedicato a sua figlia Alice. Lui era solito chiamarmi il pavarottino perché ero più giovane e più minuto di lui".
Lei che frequenta Sanremo da circa 30 anni, cosa pensa sia cambiato? “Una cosa è cambiata: manca la passerella. Ridatecela!! In questi anni ho avuto la possibilità di visitare ogni angolo di Sanremo e a tutti i turisti che arriveranno durante il Festival consiglio di fare un giro nella Pigna, la parte più storica e più bella, per me, della città. Il Casinò e l'Ariston sono tappe obbligate, ma suggerisco a tutti di visitare i luoghi nascosti di Sanremo, perché sono dei veri gioielli”.