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Politica | 11 gennaio 2016, 21:57

Imperia: ancora tensione all'incontro sulla pedonalizzazione di via Cascione. I commercianti minacciano il blocco dei lavori

Capacci: "I commercianti minacciano di bloccare i lavori e non si sono dimostrati disponibili ad ascoltare le ragioni dell’amministrazione"

Imperia: ancora tensione all'incontro sulla pedonalizzazione di via Cascione. I commercianti minacciano il blocco dei lavori

Confronto tra l'amministrazione Capacci e i commercianti di via Cascione, questo pomeriggio sulla pedonalizzazione i cui lavori, secondo le intenzioni del Sindaco e della sua Giunta, partiranno tra pochi giorni.

La riunione, come quella precedente dello scorso 29 dicembre, è stata molto partecipata e i commercianti hanno chiesto ancora una volta un passo indietro all'amministrazione, che però difficilmente sarà possibile.

I commercianti - ha commentato al termine il Sindaco Carlo Capacci - chiedono che i lavori di sistemazione di Via Cascione non partano. Il rifacimento della zona fa parte di un progetto del 2007, ed è frutto di accordi intercorsi fra Comune, Regione e Ministero. I commercianti minacciano di bloccare i lavori e non si sono 

dimostrati disponibili ad ascoltare le ragioni dell’amministrazione.  Io ho dato la mia massima apertura, anche per regolare la relativa zona Ztl, cercando di andare incontro alle esigenze degli utenti, ma non è stato sufficiente a calmare gli animi dei commercianti”.

Antonio Gagliano, ex Assessore alla Viabilità e fronte del 'no' alla pedonalizzazione, in quanto titolare di un bar nella via, ha ribadito al Dirigente ai Lavori Pubblici Alessandro Croce, la volontà della Regione di venire incontro alle richieste dei commercianti: "Croce - ha detto Gagliano - continuava a ribadire di aver ricevuto 'pressioni' dalla Regione per via della firma del cosiddetto contratto di quartiere, che obbliga i comuni a portare a termine i lavori. Io però ho ribadito che nel caso in cui non venisse attuata la pedonalizzazione andrebbe perduto solamente il finanziamento relativo. Tutti noi vogliamo l'abbellimento della zona, ma il problema è che con i lavori in corso, la via muore, senza tenere conto del rischio di imbattersi in beni archeologici non appena si inizia a scavare. Credo che il finanziamento si possa lasciare com'è perché la via ha bisogno delle auto".

Francesco Li Noce e Stefania Orengo

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