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Attualità | 20 dicembre 2014, 07:11

Turismo: crollo del rublo a livello internazionale, nel ponente probabile calo turistico russo pari al 30% nel 2015

Dopo il bilancio 'preventivo' del turismo per il prossimo Capodanno ecco l'ennesima 'mazzata' per le strutture della nostra provincia, a causa del netto calo della moneta russa.

Turismo: crollo del rublo a livello internazionale, nel ponente probabile calo turistico russo pari al 30% nel 2015

Nella giornata di ieri abbiamo tracciato un primo bilancio 'preventivo' del turismo che avremo nella nostra provincia per le feste di fine anno, ma si stanno già facendo ovviamente i programmi per il 2015. E gli operatori del settore li stanno redigendo anche e soprattutto in base a quello che sarà il mercato russo che, fino a quest'anno è stata come un 'ancora di salvataggio' per alberghi e strutture ricettive in genere.

Il netto calo del rublo, la moneta di Mosca, che ha visto dimezzato il proprio valore rispetto all'euro, potrebbe provocare uno 'scossone' all'economia turistica di Sanremo e provincia, anche se fortunatamente le previsioni vedono arrivi superiori sul fronte degli italiani e degli stranieri a 'corto raggio', ovvero quelli che possono raggiungere la riviera di ponente in macchina. Ed a questo, come già abbiamo accennato ieri per le feste di Natale, potrebbe contribuire positivamente il calo del prezzo della benzina.

Tornando al mercato russo, ora i turisti dell'est europeo devono fare i conti con una moneta che vede il cambio a circa 100 rubli per un euro, rispetto ai 45 dell'anno scorso, anche se le ultime notizie dai mercati internazionali vedono una lenta ripresa nelle ultime ore. Le previsioni per il 2015, fatte con il cambio a 85 rubli per un euro, vedono un calo delle presenze russe sul mercato turistico italiano, di circa il 50%. Una riduzione che, per le mete 'top' (Versilia, Sardegna e, appunto Liguria) scende al 30%.

Il mercato turistico russo, negli ultimi anni di crisi ha sostenuto la riviera di ponente, in particolare tra maggio e settembre ed ora potrebbe venire meno. Un mercato, quello turistico della nostra provincia, che da anni è alle prese con la crisi e con la concorrenza dei viaggi 'allettanti' nel Nord Africa e nelle località facilmente raggiungibili con gli aerei 'low cost'. Ed ora, mentre potrebbe tornare a livello la presenza di turisti italiani ed europei in genere, con il calo dei russi, rimarrebbe quel 15% in meno con il quale le strutture alberghiere convivono ormai da molti anni.

Carlo Alessi

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