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Attualità | 07 luglio 2011, 12:15

Imperia: progetto di riqualificazione del Parasio, ora interviene l'Ordine degli Architetti

"Siamo tutti convinti che il continuo ricorso ad incarichi di tipo fiduciario e l’abolizione delle tariffe minime abbiano contribuito ad elevare la qualità dei progetti?"

Imperia: progetto di riqualificazione del Parasio, ora interviene l'Ordine degli Architetti

"Il Consiglio dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Imperia fino ad oggi ha ritenuto inopportuno entrare nel dibattito emerso sui media relativamente alla riqualificazione del Parasio di Imperia. Non è nostro compito giudicare i progetti, nè tantomeno i progettisti, che ci auguriamo operino sempre in coscienza e con l’obiettivo di offrire un valido contributo di idee e soluzioni che possano portare, nel caso specifico, alla rinascita e alla valorizzazione di un nucleo storico tra i più pregiati e complessi della Provincia di Imperia. Pertanto non vogliamo e non possiamo esprimerci sulla qualità progettuale degli interventi proposti, anche perchè già autorizzati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria che dovrebbe essere garante della tutela e della valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, obbligo dello Stato previsto dall’art. 9 della Costituzione Italiana".

Interviene così l'Ordine degli Architetti della nostra provincia sul 'caso' del progetto di riqualificazione del Parasio di Imperia. "Certo la normativa attuale non aiuta le Amministrazioni ed i progettisti - proseguono gli Architetti - a perseguire l’obiettivo primo della qualità progettuale e del costruito. Siamo tutti convinti che il continuo ricorso ad incarichi di tipo fiduciario e l’abolizione delle tariffe minime abbiano contribuito ad elevare la qualità dei progetti? Il nostro ruolo prevede la valorizzazione della professione in funzione dell’interesse pubblico; le problematiche emerse in questi giorni hanno messo in luce la difficoltà delle Amministrazioni a dialogare con i cittadini e a condividere scelte importanti che incidono sulla funzionalità di spazi pubblici e sull’immagine di un borgo formatosi nel corso di centinaia di anni e che dovrebbero essere affrontate con la massima cautela. E’ necessario un nuovo sistema di gestione delle scelte, in cui le gare e i progetti non siano una fastidiosa imposizione normativa, ma il modo migliore per assicurare consenso e qualità degli spazi pubblici. Il nostro Ordine Provinciale insieme al Consiglio Nazionale ha aderito alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa da 'Il Sole 24 Ore' che si pone l’ambizioso obiettivo di creare un mercato della progettazione in cui si faccia ricorso a semplici procedure di gara, sia per progetti che per incarichi di consulenza e convenzioni, ponendo al centro il progetto e non solo il prezzo della prestazione ed il curriculum dei professionisti. Le amministrazioni dovrebbero scegliere il progetto e renderlo pubblico, puntando sul confronto delle idee, anche per piazze e piccoli interventi pubblici. Mettere al centro il progetto significa eliminare sbarramenti di fatturato e di organico, dando più spazio alle idee. Il vincitore, in caso di necessità, dovrà comunque potersi associare a strutture meglio organizzate, mantenendo il ruolo di capoprogetto".

"Il nostro Codice Dentologico - termina la nota degli Architetti imperiesi ci ricorda che '...l’opera di architettura, ed in genere le trasformazioni fisiche del territorio, tendono a sopravvivere al loro ideatore, al loro costruttore, al loro proprietario e ai loro originari utenti. Per questi motivi sono di interesse generale e costituiscono un patrimonio della Comunità. La tutela di questo interesse è uno degli scopi primari dell'opera progettuale e costituisce fondamento etico della professione...'. Nel frattempo il nostro impegno è concentrato nella ricerca di un dialogo costruttivo con le Amministrazioni, con i dirigenti e i funzionari degli uffici tecnici, per costruire insieme le regole che consentano ai progettisti di lavorare con professionalità e serietà, ben consapevoli che un elevato livello della qualità progettuale contribuisce a determinare un elevato livello della qualità del territorio e del benessere dei cittadini". 

Carlo Alessi

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