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Politica | 06 ottobre 2010, 10:18

Altra tegola per il Casinò: rimodulate le penali per le concessionarie di slot machine

Secondo Palazzo Spada sono in ballo evidenti interessi pubblici ed è interesse dello Stato mantenere un presidio sul settore attraverso concessionari autorizzati e controllati dall’Amministrazione.

Altra tegola per il Casinò: rimodulate le penali per le concessionarie di slot machine

Un’altra tegola per il Casinò di Sanremo. Le maxi penali da 98 miliardi di euro irrogate dalla Corte dei Conti ai danni dei concessionari delle slot machine, secondo quanto risulta ad Agipronews, saranno rimodulate dal ministero dell’Economia e ridotte a poche decine di milioni di euro. Secondo i giudici di Palazzo Spada “il limite massimo delle penali irrevocabili al concessionario non dovrebbe essere comunque superiore all’ 11% del valore medio del compenso per la gestione telematica degli apparecchi da gioco spettante al concessionario nello stesso anno”.

Secondo Palazzo Spada sono in ballo evidenti interessi pubblici ed è interesse dello Stato mantenere un presidio sul settore attraverso concessionari autorizzati e controllati dall’Amministrazione. Anche per questo motivo, la proposta di revisione del calcolo delle penali sulla base del compenso ipotizzata dai Monopoli di Stato nel quesito appare ‘condivisibile’ dal Consiglio di Stato.

Il caso delle maxi-penali ha avuto origine nel maggio 2007, quando la Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti ha inoltrato ai concessionari del settore Newslot (Snai spa, Hbg Srl Rti, Cirsa Italia Srl, Sisal slot Spa, Cogetech Spa, Codere Network Spa, Lottomatica Videolot Rete Spa, Gmatica Srl, Atlantis World Giocolegale, Gamenet Spa) una richiesta di risarcimento per "presunto danno erariale" per l'importo di circa 98 miliardi di euro. Insieme a loro, ricorda Agipronews, viene chiamata a rispondere anche l'Amministrazione dei Monopoli di Stato (Aams), per la "mancata applicazione di penali" ai 10 concessionari. Le contestazioni, su cui è stata anche costituita una commissione d'inchiesta parlamentare, diretta dall'allora sottosegretario Alfiero Grandi, riguardano, in particolare, il mancato collegamento degli apparecchi alla rete telematica di proprietà dello Stato, gestita da Sogei. L'azione della Procura della Corte dei Conti si è concretizzata nel gennaio 2008, con la notifica ai concessionari della richiesta di risarcimento, ridotta però a circa 90 miliardi. L'ammontare esorbitante delle penali viene ricavato dalla convenzione di concessione stipulata nel 2004, dopo l'aggiudicazione della gara (luglio 2004) e la successiva attribuzione delle concessioni a 10 aziende. La convenzione (modificata nel marzo 2008) prevedeva una penale di 50 euro per ogni ora di mancato collegamento delle slot alla rete. Il 4 dicembre 2008 ha avuto luogo la prima udienza alla Corte dei Conti sul caso. Il procedimento però è stato subito sospeso. I dieci concessionari new slot, chiamati a rispondere insieme con i Monopoli di Stato, si sono infatti appellati al regolamento preventivo di giurisdizione, ritenendo in sostanza che il giudizio fosse di competenza non della Corte dei Conti, ma del Tar Lazio. La Cassazione, chiamata in causa, aveva però stabilito che il procedimento dovesse rimanere proprio alla Corte dei Conti. La prima udienza è prevista per lunedì prossimo.

Carlo Alessi

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