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Politica | 16 novembre 2025, 17:36

Rette dei nidi, Ventimiglia Progressista attacca: “Altro che risultato, è un pasticcio correttivo. La giunta sbaglia, colpisce le famiglie, poi si vanta"

Maria Spinosi: “Aumenti insostenibili, revisione solo dopo l’esposto dei genitori. Nessuna visione, solo reazioni tardive”

Maria Spinosi

Maria Spinosi

“L’ultima, e non meno assurda, operazione di propaganda dell’attuale amministrazione è il tentativo di presentare come merito ciò che è frutto di errori e ritardi: la rimodulazione delle rette degli asili nido”. Ad intervenire sull’argomento è Maria Spinosi di Ventimiglia Progressista che spiega: “Il 19 ottobre usciva la notizia della stangata sulle rette dei nidi, raccontando la protesta delle famiglie costrette a pagare aumenti fino a oltre 770 euro al mese per ISEE superiori ai 20 mila euro.

L’amministrazione, messa alle strette, ha cercato di giustificarsi citando i contributi INPS e regionali, che dovrebbero ‘alleggerire’ il peso sulle famiglie. Peccato che gli stessi fondi siano limitati, tanto che, come chiarisce la circolare, ‘le domande non lavorabili per insufficienza di budget vengono registrate a sistema di riserva’. Una copertura tutt’altro che garantita. Solo grazie all’esposto dei genitori si è arrivati a una revisione: con una delibera ad hoc sono state rimodulate le fasce ISEE più penalizzate e fissato un tetto massimo a 600 euro. Il sindaco annuncia persino: ‘Dal prossimo anno anticiperemo noi i rimborsi dei bonus regionali’.

Da questo episodio emerge il consueto modus operandi dell’amministrazione: approssimazione, sciatteria e interventi tappabuchi, spesso su problemi creati dagli stessi amministratori, sempre reattivi e mai proattivi rispetto alle reali esigenze della cittadinanza. Parliamo di un’amministrazione che non vede — o finge di non vedere — un sistema tariffario poco progressivo, costoso e squilibrato, con scaglioni ISEE dimezzati e rette quasi doppie rispetto ad altre realtà comunali. Una gestione incapace di programmare, concentrata solo sull’apparenza e guidata da emergenze continue e operazioni di propaganda, senza una reale visione di città. Anche stavolta, le rette sono state diminuite solo dopo la mobilitazione dei genitori. Dichiarazioni e annunci non cancellano l’evidenza: il problema è stato creato, ignorato e rattoppato tardivamente. Come sempre”.

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