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Attualità | 04 ottobre 2025, 12:21

Autovelox a Ventimiglia, sentenza definitiva: il Tribunale dichiara inammissibile l'appello del Comune

Condannato al pagamento delle spese legali oltre al versamento del contributo unificato

Autovelox a Ventimiglia, sentenza definitiva: il Tribunale dichiara inammissibile l'appello del Comune

Prime sentenze definitive sugli autovelox di Ventimiglia. Il Tribunale di Imperia, lo scorso 2 ottobre, ha, infatti, dichiarato inammissibile l'appello del Comune condannandolo al pagamento delle spese legali oltre al versamento del contributo unificato.

Alcune sentenze di annullamento dei verbali irrogati con l’impiego del rilevatore di velocità sono divenute definitive e, quindi, non più contestabili. Si tratta, soprattutto, di sentenze del Giudice di Pace che il Comune non ha appellato ma anche di sentenze del Tribunale per le quali il Comune non ha proposto ricorso in Cassazione. Vi sono, però, pure casi per i quali il Comune ha proposto appello in ritardo. Il Tribunale di Imperia si è, infatti, espresso per la prima volta su un caso di questo tipo dichiarando "inammissibile un appello del Comune e condannandolo al pagamento di circa 1.000 euro di spese legali, oltre al versamento del contributo unificato". 

L’avvocato Mazzola aveva, infatti, eccepito in diversi casi la tardività degli appelli ma sinora il Tribunale non si era mai pronunciato sul punto ritenendo più immediata la decisione sulla mancata omologazione degli autovelox. In questo caso, invece, il Tribunale ha accertato che la sentenza di primo grado era stata notificata il 18 giugno del 2024, perciò, il Comune avrebbe dovuto proporre appello entro il 19 luglio 2024. Avendolo proposto solo il 17 gennaio del 2025, quindi con circa sei mesi di ritardo, la sentenza di primo grado è divenuta incontrovertibile.

L'autovelox non può essere considerato regolare se il verbale non viene impugnato e non regolare tutte le volte che viene impugnato, visto che la Cassazione continua a dare ragione agli utenti della strada e, inoltre, ora esistono anche sentenze definitive di giudici locali. Gli interessati si sono costituiti anche nei giudizi in Cassazione proposti dal Comune riproponendo l’eccezione di tardività tutte le volte in cui il Tribunale l’ha assorbita, oltre a sottolineare che la stessa Cassazione ha ribadito in quaranta occasioni, l’ultima è avvenuta proprio due giorni fa, che l’approvazione degli autovelox non equivale all’omologazione. La decisione di proporre ricorso in Cassazione, quindi, potrebbe rivelarsi un autentico boomerang per il Comune che ha recentemente sostituito gli autovelox. I verbali annullati, perciò, riguardano solo i vecchi autovelox. Verso i nuovi la stessa relatrice all’emendamento al D.L. Infrastrutture, Elena Maccanti della Lega, ha chiarito che "la norma che rende obbligatorio l’inserimento nel portale del Ministero non prevede l'equiparazione tra omologazione e approvazione".

La comunicazione al Ministero del numero, del tipo e della collocazione degli autovelox è quindi necessaria ma non sufficiente, nel senso che continua ad essere obbligatoria anche l’omologazione.

Elisa Colli

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