Vallecrosia dice addio a Marcello Montaldo scomparso all'età di 68 anni. Un uomo umile, discreto, riservato ed empatico che ha vissuto il basket con passione e dedizione e che amava il suo lavoro e la sua famiglia. Cosi viene ricordato il vallecrosino, ligure doc, da chi l'ha conosciuto.
Dopo aver giocato nei tornei giovanili della società Don Bosco Vallecrosia, Marcello approdò alla Rari Nantes Bordighera con la quale disputò due anni intensi nella serie D, allora interregionale, si laureò in Informatica nel 1982 all'università di Pisa, una passione che trasformò in lavoro creando una softhouse: realizzava programmi di informatica per le aziende del territorio.
In tanti hanno partecipato al funerale e alla santa messa di settimo, celebrata sabato scorso nella chiesa parrocchiale di Maria Ausiliatrice, e così i familiari, commossi dalla numerosa e sentita partecipazione, desiderano ringraziare pubblicamente tutti coloro che si sono uniti nel dolore e hanno, in qualsiasi forma, manifestato le proprie sincere condoglianze.
In particolar modo, la famiglia di Marcello desidera ringraziare il centro terapia del dolore di Bordighera e l'hospice di Sanremo. "Desidero ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini in questo difficile momento e si sono uniti nel dolore. In particolar modo, voglio dire un grazie immenso al centro terapia del dolore a Bordighera" - dice la moglie di Marcello, Mita, che insieme al figlio Andrea, desidera ringraziare parenti, amici, medici e infermieri - "Come dimenticare le dolcissime Doriana, Lisa, Daniela e Sabrina nonché la dottoressa Violini, che ha messo a punto una terapia che ha tolto una parte dello strazio doloroso che da mesi distruggeva mio marito. Un servizio molto importante per il cittadino. Vi è, infatti, un'equipe che prende in carico anche la famiglia di chi soffre. Aiuta i familiari a gestire le cure e spiega loro le procedure da effettuare in caso di gravi emergenze. Gli ultimi sorrisi Marcello li ha fatti con le suddette infermiere che lo hanno salutato con affetto fino all'hospice di Sanremo, altro luogo di eccellenza che la nostra sanità ha preservato".
"Come sempre la vita è fatta di incontri, nel momento del dolore e della disperazione noi abbiamo fatto gli incontri più belli e più veri" - sottolinea Mita - "Grazie di cuore a tutti".














