Domenica 31 agosto, il Book Festival di Bordighera accoglie una delle voci più intense della narrativa contemporanea dove Marzia Taruffi presenta il suo nuovo romanzo “Il destino del primo figlio”, un edito da Maria Pacini Fazzi.
L’appuntamento è fissato alle ore 17.00 nello spazio Buga Buga, dove il pubblico sarà invitato a immergersi in una storia che intreccia magia, memoria e la forza silenziosa delle donne.
Il romanzo si muove tra le pieghe del tempo, in un racconto che attraversa secoli e territori, dalla Liguria al Friuli, dall’Emilia ai luoghi della memoria. Al centro della vicenda c’è Caterina, una donna capace di parlare con altre dimensioni, segnata dalla perdita del figlio primogenito e da una maledizione che si trasforma in destino. La sua discendenza è sospesa tra amore e rinuncia, e sarà Lia, giovane erede inconsapevole, a cercare di decifrare il mistero che avvolge la sua famiglia. Il suo viaggio è un percorso di scoperta, di incontri e di scelte che sfidano il tempo e le convenzioni, in un universo narrativo dove ogni personaggio porta con sé un frammento di verità.
La scrittura di Taruffi è evocativa, capace di mescolare realtà e mistero con una delicatezza che accende il cuore del lettore. La copertina, impreziosita dall’immagine della “Donna in giallo” di Tamara de Lempicka, richiama la forza e l’eleganza femminile che permeano l’intera opera. Dopo il successo de “L’orologio di Villa Sultana”, premiato e apprezzato per i suoi risvolti storici e gialli, l’autrice torna alla narrativa con una storia che affonda le radici nella tradizione orale e nella potenza simbolica del fuoco, elemento che attraversa le generazioni come una danza nei chiari di luna.
Marzia Taruffi, giornalista professionista e Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica, è una figura di riferimento nel panorama culturale ligure. Con una carriera che spazia dalla comunicazione istituzionale alla narrativa, ha saputo costruire un percorso coerente e appassionato, dedicando la sua voce alla valorizzazione della memoria e delle storie che meritano di essere raccontate.
“Il destino del primo figlio” non è solo un romanzo: è un invito a guardarsi dentro, a riconoscere le proprie radici e a trovare il coraggio di affrontare ciò che non è ancora stato scritto. Un appuntamento imperdibile per chi ama la letteratura che sa parlare all’anima.














