Sanremo torna a dividersi sul tema dei dehors. Se da una parte i ristoratori li considerano strumenti indispensabili per lavorare, dall’altra cresce il malumore dei cittadini, preoccupati per il poco spazio rimasto su vie e piazze del centro storico, spesso ridotte a strettoie tra tavoli e sedie.
La questione è tutt’altro che marginale e da settimane è finita sotto la lente della polizia locale, che ha intensificato i controlli e avviato una serie di sanzioni per l’occupazione abusiva di suolo pubblico. Una misura che ha trovato il favore di chi lamenta i disagi, ma che ha riportato l’attenzione sulle difficoltà degli esercenti, spesso chiamati a muoversi tra regole stringenti e necessità economiche.
A rappresentare il punto di vista dei commercianti è Andrea Di Baldassare (presidente di Confcommercio Sanremo e vicario provinciale), che non nasconde le criticità: "Abbiamo ricevuto massima apertura dall’amministrazione per ampliare i dehors dove possibile. È vero però che in certi momenti della stagione sbagliamo, mettendo più tavoli del consentito: ne siamo consapevoli e facciamo mea culpa. Non si può condannare un vigile che viene a controllare, ma dall’altra parte va ricordato che i locali lavorano per l’80-90% proprio con i dehors. È un tema complesso: abbiamo bisogno di spazi, ma non possiamo colpevolizzare chi fa rispettare le regole".
Dietro il tema dei tavoli all’aperto c’è la sopravvivenza economica di molte attività. "Rinunciare a far sedere turisti e clienti è complicato – aggiunge Di Baldassare – i costi che sosteniamo sono altissimi e poter incassare quando c’è movimento diventa vitale. Sbagliamo quando allarghiamo i dehors creando disagi, ma è anche vero che il commerciante contribuisce a rendere più sicure e vivibili le piazze, con illuminazione e pulizia che altrimenti mancherebbero".
Dal Comune arriva un messaggio di disponibilità e dialogo. L’assessore al Commercio Massimo Donzella invita a trovare un punto d’incontro: "Siamo sempre aperti al confronto, consapevoli delle esigenze dei commercianti, dei turisti e dei residenti. È necessario rispettare i perimetri e le concessioni previsti dal regolamento, ma sono convinto che con ragionevolezza e buon senso si possa garantire sicurezza e transito dei pedoni senza penalizzare chi lavora".
Il confronto dunque prosegue, in cerca di una soluzione che non accontenti solo una delle parti in causa ma sappia conciliare sviluppo economico e vivibilità urbana.














