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Attualità | 18 agosto 2025, 17:00

Sanremo, statua a Pippo Baudo come per Mike Bongiorno. Mager: “Perché no, ma serve l’ok dei familiari”

Il sindaco apre alla proposta lanciata dopo la scomparsa di SuperPippo, ma frena: “Ora non è il momento, ma ne parleremo con i figli”

Sanremo, statua a Pippo Baudo come per Mike Bongiorno. Mager: “Perché no, ma serve l’ok dei familiari”

“Una statua dedicata a Pippo Baudo? Perché no, ma ritengo che debba trattarsi di un'idea da condividere in modo unanime. A partire dai familiari, per capire se a loro possa davvero far piacere ricordarlo in questo modo nella nostra città. Ne parleremo, se ci saranno le condizioni per farlo, certamente non in questo momento di profondo dolore”. Il sindaco Alessandro Mager risponde così ai tanti (compresa la Cna) che chiedono al Comune di attivarsi per celebrare il re del Festival come (dal 2013) accade per Mike Bongiorno, altro storico conduttore della kermesse, secondo soltanto allo stesso SuperPippo

La statua di “mister Allegria” posizionata all'altezza del civico 42 di via Escoffier, affacciata su via Matteotti e diventata uno dei punti più fotografati di Sanremo, è stata donata al Comune dalla famiglia attraverso la Fondazione Bongiorno. Un gesto che rese necessari alcuni passaggi burocratici per l'accettazione, prima dell'inaugurazione avvenuta durante la 63a edizione del Festival, condotta da Fabio Fazio con Luciana Littizzetto inseparabile spalla. Fra l'altro, Mike è ricordato anche a Cervinia, dove amava sciare e trascorrere periodi di relax, con un mezzo busto bronzeo posato su un cippo di pietra.

Mager non lo dice ma non vuole correre il rischio d'incontrare ostacoli, pur trattandosi di un riconoscimento tangibile verso l'ultimo gigante della tv, che ha reso grande la kermesse canora e amplificato l'immagine di Sanremo. Non solo: il Comune a chi dovrebbe affidare la realizzazione della statua ed eventualmente in quale posa? Servirebbe una gara d'appalto? Se sì, con quali costi? Insomma, tutto diventerebbe molto più semplice se, come nel caso di Bongiorno, l'input arrivasse dai familiari di Baudo, in particolare dai due figli.

“Occorrerà affrontare l'argomento con loro, appena possibile”, ripete il sindaco. Che, intanto, pensa soprattutto a chiudere la complessa trattativa con la Rai per affidare le prossime tre edizioni del Festival, nel solco della manifestazione d'interesse indetta dal Comune dopo la sentenza del Tar ligure che ha bocciato il reiterato sistema delle convenzioni tra i due enti. Le ferie di agosto hanno fortemente rallentato i contatti sull'asse Roma-Sanremo, spostando l'obiettivo dell'accordo (ormai vicino) alla prima metà di settembre. Nell'attesa, Carlo Conti, già al lavoro a prescindere dal negoziato, ha anticipato che il Festival 2026 sarà nel segno di Baudo. Una garanzia, dal più "baudiano" dei conduttori Rai.

Gianni Micaletto

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