Sabato prossimo, nell’ambito del ricco calendario delle manifestazioni estive 2025 promosso dall’Assessore al Turismo e Manifestazioni Avv. Alessandro Sindoni, Sanremo inaugura la stagione con oltre 150 appuntamenti tra spettacoli, concerti, animazione ed eventi culturali. L’apertura ufficiale, in programma in piazza Borea d’Olmo alle ore 17.30, vedrà per la prima volta protagonista il Coro Brigasco “I Cantaùu”, una presenza che promette di emozionare residenti e turisti con la forza autentica del canto popolare.
“I Cantaùu” – che in lingua brigasca significa “i cantori” – è un coro nato nell’aprile 2006 e composto da circa quaranta elementi, uomini e donne uniti dall’amore per la cultura della "Tèra Brigašca". Il gruppo raccoglie appassionati provenienti da numerosi paesi della regione brigasca e del territorio della provincia di Imperia, molti dei quali si ritrovano regolarmente per tenere viva una tradizione che si tramanda oralmente da generazioni. Tra i componenti spiccano i cantori di Verdeggia, uno degli ultimi paesi dove il canto tradizionale brigasco è ancora parte viva della quotidianità. Il repertorio del coro comprende una cinquantina di canti, alcuni antichi e monofonici in brigasco, altri polifonici in italiano o in versioni miste adattate. Le canzoni raccontano storie di vita contadina, amori, nostalgia, guerra, ironia e speranza: un vero e proprio affresco sonoro della cultura di montagna.
Nel corso degli anni, “I Cantaùu” si sono esibiti in numerosi contesti, dal Festival internazionale “Musiche della Terra” di Ceriana nel 2007, al Teatro “Rina e Gilberto Govi” di Genova Bolzaneto. Nel 2009, hanno ottenuto il terzo premio al “Festival della Canzone Dialettale Ligure” di San Giorgio d’Albenga. La loro attività si concentra soprattutto in Liguria, ma la loro voce ha raggiunto ben oltre i confini locali, diffondendo una cultura unica e preziosa. Il coro si impegna anche nella raccolta e nella trascrizione dei canti popolari dell’area brigasca – sia profani che religiosi – frutto di una lunga ricerca etnografica che prosegue ancora oggi. La loro presenza sui social, come Facebook e YouTube, consente di seguirli anche a distanza e di rimanere aggiornati sui numerosi eventi a cui partecipano, come l’appuntamento annuale con l’Ëncontrë ën Tèra Brigašca, la prima domenica di settembre.
L’esibizione sanremese sarà un’occasione rara e preziosa per ascoltare canti nati nei campi, nelle osterie, nelle piazze: voci che un tempo accompagnavano il lavoro, il riposo e le feste. Un patrimonio orale che, grazie a “I Cantaùu”, continua a vivere, emozionare e raccontare un’identità montanara che non vuole scomparire. Sabato Sanremo si farà culla di questa memoria sonora. In piazza Borea d’Olmo, alle 17.30, non sarà solo un concerto: sarà un incontro con la storia, la lingua brigasca, e le profonde radici di un popolo che canta ancora oggi la propria anima.
















