Dopo l’annuncio ufficiale della riapertura temporanea del ponte ciclopedonale sulla foce del torrente Argentina – chiuso dal 5 giugno scorso e che sarà nuovamente accessibile dal 28 giugno al 1° settembre – arrivano le prime reazioni politiche. Tra le più significative, quella del gruppo Progetto Comune, che interviene per sottolineare le contraddizioni nella gestione della vicenda da parte del Comune di Taggia e della Regione Liguria.
“La notizia data da questa testata giornalistica in anteprima questa mattina, ha ulteriormente stigmatizzato l'approssimativismo con cui l'amministrazione Taggiasca e la Regione hanno gestito il problema del ponte sull'Argentina. I pareri, apparentemente insindacabili, riguardanti l'impossibilità di rinvio dei lavori per poter trovare soluzioni, rilasciati nelle interviste del sindaco Conio si sono dimostrati totalmente fallaci. Si è parlato di corto circuito informativo tra Regione e Comuni interessati, ma in realtà c'è stata una totale assenza di comunicazioni tra amministrazioni identiche politicamente con l'aggravante di un Consigliere Regionale che ha funzioni anche di Consigliere Comunale a Taggia. Chiara Cerri solo il 3 giugno chiedeva informazioni con una interrogazione, dopo che la protesta dei cittadini era iniziata anche grazie a Progetto Comune TAGGIA".
Il gruppo prosegue: "L’assessore Giampedrone si affretta a sostenere che tale rinvio è dovuto a un non meglio specificato problema della ricollocazione del sistema fognario e non dalla pressione dei cittadini. Riteniamo questa teoria ben più grave e sottolinea il pressapochismo con cui si è portato avanti il lavoro. Ora l'amministrazione tabiese ha tempo tre mesi per portare a compimento un percorso alternativo. Abbiamo accolto l'invito del Sindaco, perché noi abbiamo anche la capacità di ascoltare, e proposto un'alternativa. Attendiamo il Consiglio Comunale Straordinario, ed invitiamo i cittadini a parteciparvi, nonostante gli orari scelti dalla giunta.”
Il gruppo evidenzia anche il ruolo della mobilitazione cittadina, che nelle scorse settimane aveva manifestato forte preoccupazione per la chiusura del ponte in piena stagione turistica. A far discutere, secondo Progetto Comune, è soprattutto il mancato coordinamento tra enti dello stesso colore politico e la tardiva risposta della politica locale a un problema che – come ribadiscono – si sarebbe potuto affrontare con maggiore trasparenza e capacità di ascolto.
Il Consiglio Comunale straordinario, atteso nei prossimi giorni, sarà il prossimo banco di confronto sul tema.