Si è conclusa nel tardo pomeriggio di oggi, con un evento di grande rilievo la rassegna culturale “Sa(n)remo Lettori”, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo guidato da Enza Dedali. A chiudere il ciclo di incontri nel suggestivo giardino di Villa Nobel è stato Carlo Lucarelli, uno dei più autorevoli maestri del giallo italiano, protagonista di un dialogo aperto e coinvolgente con il pubblico.
L’autore ha presentato il suo nuovo romanzo, “Almeno tu” (Einaudi), un thriller psicologico cupo e affilato, che affronta il tema della vendetta attraverso la storia di Vittorio, padre spezzato dalla morte improvvisa e sospetta della figlia adolescente. Una narrazione magnetica che ha permesso a Lucarelli di tornare a esplorare i lati più oscuri della mente umana, in un'opera che è già considerata tra le più intense della sua produzione recente.
A conversare con Lucarelli sono stati Paolo Auricchia, dirigente dell’Istituto Sanremo Ponente, e la professoressa Patrizia Milanese del Liceo Cassini. L’incontro è stato introdotto dalla docente Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna, e impreziosito dalle letture dell’attrice e studentessa Eleonora Oddone, accompagnate dagli intermezzi musicali del duo di sassofoni formato dal maestro Stefano Scarella e dall’allievo Valentino Basso, entrambi del Liceo Musicale Cassini.
"Il successo di questa edizione di Sa(n)remo Lettori conferma l'importanza di creare momenti di confronto diretto con la letteratura contemporanea – ha dichiarato l’assessora Enza Dedali –. Chiudere con un autore come Lucarelli, capace di intrecciare scrittura, memoria e impegno civile, è stata una scelta che ha dato ulteriore valore al progetto".
L’incontro è stato inserito all’interno del programma di formazione per docenti sulla piattaforma ministeriale SOFIA (codice 96555) e realizzato in collaborazione con la Rete 7 delle scuole della Liguria, confermando il forte legame tra cultura, scuola e territorio.
Lucarelli, autore prolifico e volto noto anche per il suo lavoro televisivo con “Blu Notte” e “In compagnia del lupo”, ha condiviso riflessioni sulla scrittura come strumento per attraversare l’ombra, interrogarsi sulla giustizia e raccontare ciò che spesso resta inascoltato. Un momento di grande intensità, che ha chiuso con eleganza e profondità una rassegna che ha saputo portare a Sanremo alcuni dei nomi più significativi della narrativa italiana contemporanea.