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Attualità | 10 aprile 2024, 18:23

Sanità: trapianti, donazioni aumentate del 50% in Liguria e obiettivo trapianto di cuore entro il 2025

Liguria prima regione in Italia nella governance per ictus, infarti e traumi gravi

Sanità: trapianti, donazioni aumentate del 50% in Liguria e obiettivo trapianto di cuore entro il 2025

“Per la governance delle reti di Ictus, infarti, traumi gravi la Liguria è in testa nella graduatoria di Agenas che mette in fila le regioni italiane per la capacità di programmare la gestione di queste patologie, le cui conseguenze sul paziente sono fortemente condizionate dagli interventi messi in atto nelle prime ore dall'insorgenza dei sintomi. Queste graduatorie ci dicono e confermano che la nostra regione sta gestendo le difficoltà meglio di altri territori”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nell’odierno punto sanità nel quale è stato anche approfondito il tema delle donazioni e dei trapianti di organi.

“Nei primi quattro mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2023 - ha aggiunto Toti - è significativamente aumentato, di oltre il 50%, il numero di trapianti effettuati in Liguria e quindi stiamo parlando di numeri importanti. Il prossimo traguardo è arrivare ad effettuare in Liguria, al Policlinico San Martino, i trapianti di cuore: il percorso è iniziato e contiamo di raggiungere il nostro obiettivo nel giro di circa un anno”.

Nel bilancio tracciato in vista della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, in programma il 14 aprile, spiccano dati positivi legati alle attività del centro regionale trapianti operativo presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova. Su questo tema è intervenuto anche Angelo Gratarola, assessore regionale alla sanità: "Il percorso positivo di crescita dei trapianti di fegato da quando il centro al Policlinico San Martino è stato riaperto nel 2021 dopo essere stato chiuso nel 2012, prosegue con successo - dichiara l'assessore alla Sanità - la donazione degli organi è un gesto culturale di grande generosità che richiede un lavoro medico preparatorio estremamente importante. Il prossimo obiettivo è il trapianto di cuore. Con il tavolo sullo scompenso cardiaco che si è appena insediato in Regione con tutti i primari liguri della cardiologia siamo fiduciosi nel traguardare questo risultato entro il 2025. Nel frattempo il Policlinico San Martino sta procedendo con il percorso di certificazione per questa attività".

“La decisione di riprendere una interlocuzione costante e diretta con i coordinamenti locali dei vari Ospedali e Asl dove si effettuano accertamenti di morte e trapianti – ha aggiunto Alessandro Bonsignore, coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Liguria - sta dando i suoi frutti. Dalla prima riunione del novembre 2023 ad oggi, si è assistito ad un netto incremento non solo delle segnalazioni ma anche e soprattutto dei trapianti effettuati che, paragonati ai quattro mesi dell’anno precedente, registrano un incremento di oltre il 50%. Parallelamente, la valorizzazione di aspetti quali la comunicazione sta facendo registrare una sensibile riduzione delle opposizioni degli aventi diritto, scese in questi mesi al 17% rispetto al dato precedente che era pari al 45%. Siamo fiduciosi che, continuando in questa direzione, si possa ancora migliorare e portare la Liguria ai vertici del panorama nazionale. Per quanto attiene alla giornata della donazione, è importante cresca la consapevolezza da parte dei cittadini circa l’utilità sociale del manifestare la propria adesione all’idea del dono; in questo senso l’attività dei singoli comuni è determinante perché il rinnovo della carta d’identità resta il momento principale in cui tale espressione di volontà viene espressa”.

“In materia di attività di trapianto di organi – aggiunge Enzo Andorno, direttore Chirurgia Epatobiliare e dei Trapianti d’Organo Ospedale Policlinico San Martino - guardiamo al futuro puntando a una implementazione dell’attività di trapianto di rene da donatore vivente espandendo la tecnica di prelievo mininvasivo robotico e all’allargamento della collaborazione con l’Istituto Gaslini anche per l’attività di trapianto di fegato pediatrico, anche in considerazione delle necessità nei paesi balcanici, in Medioriente e in nord Africa). Gli obiettivi sono anche quelli legati all’estensione dell’utilizzo delle macchine da perfusione degli organi finalizzata a migliorare l’organizzazione logistica dell’intervento di trapianto condotto a un intervento chirurgico «programmabile» e a migliorare l’outcome dei trapianti attraverso il trattamento genico, cellulare, immunologico e metabolico dell’organo in perfusione nell’ambito di progetti di ricerca di medicina traslazionale”.

Ictus, infarti, traumi gravi: la Liguria è in testa nella graduatoria di Agenas legata al rapporto ‘Reti tempodipendenti’ 2022”, nel quale la Liguria è in testa insieme alla Toscana nella classifica generale sul ruolo della governance nelle reti tempo dipendenti davanti a Emilia-Romagna e Marche. Liguria al primo posto insieme a Emilia-Romagna, Lazio e Marche per quanto concerne la governance della rete ictus; seconda, dietro al Lazio, nella governance della rete cardiologica; seconda, dietro alla Puglia, insieme a Lazio, Piemonte e Toscana nella governance della rete trauma.

“Questi dati – spiega Filippo Ansaldi direttore Generale di Alisa - riconoscono il lavoro e la riforma sanitaria ligure portata avanti in Regione Liguria con il ruolo di governance e di coordinamento che Alisa governa con la partecipazione di tutto il sistema e gli stakeholder coinvolti. In questo contesto hanno una grande importanza i DIAR (dipartimenti interaziendali regionali) e i loro coordinatori che ringraziamo per come stanno lavorando: sono coloro che mettono a terra i percorsi clinico organizzativi e che sono una grande ricchezza per la nostra regione, insieme a quanti partecipano a vario titolo alla stesura dei documenti relativi alle reti tempo-dipendenti. Il coordinamento delle reti sarà il modello di sviluppo del futuro della sanità e Alisa sta lavorando per proporre alla giunta regionale un ulteriore sviluppo di questo modello che permette di migliorare l’offerta e le performance”.

La Liguria è la regione italiana che, in rapporto alla popolazione, ha il maggior numero di posti letto per ricovero in ospedali pubblici. È quanto emerge dall’ultima edizione dell'Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale pubblicata dal ministero della Salute. Complessivamente Il 94,6% dei posti letto per ricoveri in Liguria è pubblico, contro una media nazionale che si attesta attorno all’80%.

Redazione

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