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Cronaca | 08 aprile 2024, 19:07

Ventimiglia: aveva allestito una gang per far espatriare migranti, dopo tre anni arrestato 30enne tunisino

L'uomo, particolarmente pericoloso, aveva anche picchiato la fidanzata ed aveva diversi precedenti

Ventimiglia: aveva allestito una gang per far espatriare migranti, dopo tre anni arrestato 30enne tunisino

La Polizia di Frontiera ha assicurato alla Giustizia un tunisino di 30 anni (B.A.S.), pluripregiudicato e latitante, nei confronti del quale la Procura della Repubblica di Imperia, aveva emesso un ordine di carcerazione a seguito di condanna di 5 anni per lesioni aggravate.

L’uomo, circa tre anni fa durante una lite con la propria fidanzata, l’aveva ripetutamente colpita al volto, provocandole diverse ferite. Il 30enne, di elevata pericolosità sociale era già noto alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, per reati di varia natura, quali detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, maltrattamenti in famiglia, furti, rapine, danneggiamenti, ricettazione, porto abusivo di armi, reati commessi prevalentemente nella provincia di Imperia. 

Ma è per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che era noto alla Polizia di Frontiera di Ventimiglia, poiché dal 2020 faceva parte di una vasta organizzazione criminale dedita al traffico di esseri umani, da Ventimiglia in Francia, i cui complici erano stati arrestati proprio dalla Polizia Giudiziaria, nell’ambito dell’Operazione denominata ‘Sciarun’. Proprio per questa sua attività, il Giudice dopo la custodia cautelare in carcere, aveva emesso nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Imperia, che però lo straniero era solito disattendere. 

Quindici giorni fa, dopo un avvistamento del latitante in zona segnalato da due poliziotti in borghese, è iniziata una complessa attività di ricerca, ben strutturata dagli investigatori, che hanno effettuato pedinamenti e appostamenti, anche di notte e senza soluzione di continuità, sia con metodologie classiche che moderne, utilizzando binocoli a infrarossi, visualizzando immagini di videosorveglianza lungo il presunto percorso e acquisendo informazioni riservate, che hanno consentito di scoprire il luogo dove si nascondeva il latitante, restringendo fortemente il cerchio intorno a lui.

E’ stato scoperto che l’uomo frequentava assiduamente una donna residente in un paese dell’entroterra intemelio e spesso si fermava a dormire da lei, tant’è che è stato individuato proprio in quella zona.

Dopo diversi giorni, quando si è avuta la certezza che si trattasse del ricercato, gli investigatori hanno deciso di intervenire e portare a segno l’operazione, studiando i particolari dell’intervento in modo tale da non creare problemi di sicurezza alle persone, considerata l’indole violenta e aggressiva del soggetto.

Durante uno dei pomeriggi trascorsi ad osservare l’abitazione (attività resa molto difficoltosa dalle avverse condizioni meteo, e soprattutto dalla collocazione geografica della costruzione), gli investigatori diretti dal Vice Questore Martino Santacroce, hanno visto uscire da casa un uomo che subito dopo prendeva l’autobus per Ventimiglia.

Accertato che senza ombra di dubbio si trattava del ricercato, ormai da giorni asserragliato in quella casa, è iniziato l’inseguimento del mezzo pubblico che, con l’utilizzo di auto ‘civetta’, veniva fermato poco dopo, attraverso un’operazione rapida e mirata, consentendo agli agenti di saliere a bordo e arrestare il latitante, tra gli sguardi increduli e meravigliati dei passeggeri, che non sospettavano nulla nei confronti di quell’uomo ‘mimetizzato’ tra la gente a bordo del mezzo.

Il 30enne dopo le formalità di rito è stato portato in carcere.

Carlo Alessi

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