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Attualità | 19 novembre 2023, 18:16

A Sanremo mancano insegnanti di sostegno, le famiglie chiedono l’intervento del provveditore

Scrivono alla nostra redazione: “Vengano riviste le assegnazioni per i sostegni”. La risposta del provveditore Burgnich: “Aumentano gli insegnanti, ma anche gli alunni con disabilità”

(Credits Kohji Asakawa da Pixabay)

(Credits Kohji Asakawa da Pixabay)

La questione del diritto allo studio è sempre tema molto delicato all'interno del sistema scolastico italiano e, di conseguenza, anche locale. Alla nostra redazione è arrivata la segnalazione da parte di alcune famiglie sanremesi in merito alle ore di lezione per gli alunni con certificazione Asl che hanno diritto al supporto da parte dell'insegnante di sostegno. Un servizio che, a quanto pare, ha subìto notevoli tagli oltre a un pesante ritardo per quanto riguarda l'anno scolastico in corso.

Sebbene i plessi siano differenti, condividiamo tutti il medesimo problema: i bambini bambini aventi diritto a svariate ore di sostegno settimanali, come da certificazione Asl, si ritrovano ad avere l'insegnante di sostegno per una frazione molto ridotta rispetto a quanto effettivamente spettante - scrivono le famiglie nella mail indirizzata al nostro giornale - inoltre la maestra di sostegno è arrivata solo con l'inizio di novembre. Indignati di fronte a questa palese ingiustizia, ci siamo rivolti ai dirigenti scolastici i quali ci hanno risposto di non poter fare nulla perché si tratta di dargli alla scuola non dipendenti dalla loro volontà, ma stabiliti dal Ministero. A quel punto, allora, abbiamo provato a contattare il provveditorato agli studi il quale però non si è degnato di rispondere alle nostre telefonate”.

Auspichiamo che non si tratti del solito scaricabarile del tipo "non dipende da noi" - aggiungono - qualcuno deve pur avere la responsabilità di garantire il diritto allo studio dei nostri bambini. Chiediamo che vengano riviste le assegnazioni per i sostegni e che ciò avvenga in tempi rapidi a certi, perché è in inaccettabile cercare di risparmiare sulla pelle dei bambini che fortunatamente sono affetti da disturbi lievi, ma che proprio per questo potrebbero essere recuperati se venisse concesso loro l'aiuto al quale hanno diritto”.

Per avere chiarimenti in merito abbiamo quindi contattato il provveditore di Studio della provincia di Imperia Maria Anna Burgnich alla quale abbiamo sottoposto la segnalazione arrivata alla nostra redazione. “Nella mail inviata le famiglie dichiarano di averci contattato telefonicamente, ma non l'hanno mai fatto per iscritto - spiega Burgnich - quindi non ci risultano richieste scritte da parte delle famiglie i cui figli frequentano la scuola primaria. Sul nostro sito c'è sia l'indirizzo di posta ordinaria che la Pec. Invito quindi i genitori a scrivere in modo da poter rispondere direttamente”.

Entrando nel merito della questione, il provveditore commenta: “Mi risulta che il numero di insegnanti di sostegno sia aumentato rispetto allo scorso anno, ma non posso essere più precisa non conoscendo nello specifico di istituti a cui fanno riferimento. La nomina degli insegnanti dipende dagli istituti e non da noi, il loro riferimento deve essere sempre il dirigente scolastico. Il problema è che c'è un numero di persone con il titolo inferiore la necessità, non è colpa di nessuno anche se mi rendo conto che dispiace e dispiace anche a noi. Ogni anno il numero di docenti di sostegno aumenta e aumentano anche gli alunni con disabilità. In merito ai tagli alla scuola, e in particolar modo ai docenti di sostegno, i dati smentiscono”.

Pietro Zampedroni

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