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Attualità | 20 agosto 2022, 07:32

Casinò di Sanremo, Fisascat-Cisl e Uilcom-Uil spiegano la mancata firma all'accordo sull'esodo incentivato

“Abbiamo chiesto al C.d.A. di inserire un impegno concreto a nuove assunzioni, richiesta purtroppo nuovamente non accolta”

Casinò di Sanremo, Fisascat-Cisl e Uilcom-Uil spiegano la mancata firma all'accordo sull'esodo incentivato

I sindacati del Casinò Fisascat-Cisl e Uilcom-Uil intervengono per chiarire le motivazioni che li hanno spinti a non firmare per la prima volta l'accordo sull'esodo incentivato che è in discussione in questi giorni con la Casinò Spa.

Premettiamo senza alcun timore di smentita che siamo ben consapevoli dell'importanza di avere uno strumento utile all'abbattimento dei costi aziendali, qual è appunto l'incentivo all'esodo, e non è un caso che ne chiedano da tempo l'inserimento strutturale nel CCL - scrivono i due sindacati - su questo nuovo accordo d'esodo però, ed anche in un altro siglato con l'azienda nelle settimane scorse su temi legati all'orario di lavoro e dei giorni di riposo, abbiamo chiesto al C.d.A. di inserire un impegno concreto a nuove assunzioni, richiesta purtroppo nuovamente non accolta. Tale richiesta è principalmente a tutela della qualità dei servizi attualmente offerti, a tutela dei lavoratori in forza, e a tutela della Casa da Gioco stessa, che ormai necessita improrogabilmente di inserimento di nuovo personale per la propria sussistenza”.

Pur comprendendo la necessità di continuare a razionalizzare le risorse - aggiungono - non vorremmo che il continuo svuotamento di unità si traduca in ulteriori appalti esterni, magari di quei servizi non ritenuti strategici, con la conseguente diminuzione di lavoratori dipendenti direttamente dalla Casinò di Sanremo S.p.A. Riteniamo che il compito delle scriventi sia si quello di contribuire a creare il più possibile condizioni di contenimento delle spese, attraverso intese, ma altresì sia anche quello di stimolare sviluppo e crescita economica che è strettamente consequenziale all'inserimento di nuova forza lavoro attraverso assunzioni a tempo indeterminato. In tutti i reparti ormai si lamentano carenze numeriche, ed in alcuni, spesso, non si riesce nemmeno a garantire il rispetto di regole contrattuali in termini di orario di lavoro, ferie e riposi. Per tutte le motivazioni sopra esposte le scriventi ritengono prioritaria un'approfondita discussione finalizzata al reclutamento di unità da inserire in organico”.

Redazione

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