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Politica | 04 agosto 2022, 07:21

Taggia: Rivieracqua e il privato, appello di Lo Iacono "Prima di fare qualsiasi azzardo il sindaco si metta una mano sul cuore"

"Ho ricevuto molte lamentele da parte della popolazione su quello che si sta delineando per il futuro dell'acqua in provincia di Imperia. Un futuro che prevede l'ingresso del privato".

Giuseppe Lo Iacono

Giuseppe Lo Iacono

"Prima di fare qualsiasi azzardo, il sindaco si metta una mano sul cuore: possiamo e dobbiamo opporci all'ingresso del privato in Rivieracqua": è questo l'appello rivolto da Giuseppe Lo Iacono, consigliere comunale a Taggia, del gruppo "L'Alternativa". La questione è quella di Rivieracqua, l'avvallo alle modifiche statutarie e l'ingresso futuro del socio privato, sono un argomento che passerà nel prossimo consiglio comunale, previsto tra pochi giorni. "Ne discuteremo nella commissione consigliare - spiega Lo Iacono -  ma lo dico già da ora, per il mio gruppo e per molti altri cittadini che in questi giorni ci hanno chiesto di intervenire, non ci sono i presupposti per fare entrare il privato".

Il servizio idrico dovrebbe passare da Rivieracqua, società affidataria in house, ad una newco, una nuova società mista, pubblico privato, attraverso una operazione societaria. Il privato verrebbe scelto tramite gara a doppio oggetto: sulla partecipazione societaria e sulle condizioni di gestione del servizio.  

"Ho ricevuto molte lamentele da parte della popolazione su quello che si sta delineando per il futuro dell'acqua in provincia di Imperia. Un futuro che prevede l'ingresso del privato. - rimarca Lo Iacono - Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere una dettagliata relazione con un parere legale netto e chiaro: di illegittimità. Il documento, dello Studio Cocchi Taccogna Associati è stato inviato ai sindaci dei comuni dal consigliere comunale di Sanremo Andrea Artioli (Liguria Popolare). La relazione indica chiaramente che questo percorso che porterà all'ingresso del privato non è percorribile allo stato attuale". 

Parere legale che tuttavia è stato respinto dal commissario ad acta di Rivieracqua, Gaia Checchucci (QUI). Tuttavia, la trasformazione di Rivieracqua da società consortile a società per azioni, all'ordine del giorno dei consigli comunali degli enti ha provocato forti contrapposizioni di pensiero. A Sanremo, nel corso di un consiglio comunale dai toni molto accesi la maggioranza si è spaccata tra le fila del PD (QUI).

"Sia come Alternativa che come Più Italia (Il partito dove Lo Iacono ricopre un incarico nazionale ndr) noi andiamo avanti, ci opporremo al privato e presto avvieremo anche una raccolta firme contro questa decisione sul servizio idrico che riteniamo debba rimanere pubblico. C'è un referendum che parla chiaro: nel 2011, 27milioni di italiani si espressero per l'acqua pubblica. Non possiamo tradire quella volontà. Di questo noi e le altre forze di opposizione, siamo convinti. Ora la decisione spetta solo al sindaco e alla sua amministrazione: può fare la differenza in un momento storico per la nostra provincia" - conclude il consigliere Giuseppe Lo Iacono. 

Stefano Michero

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