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Attualità | 27 maggio 2022, 12:03

Diano Marina, il 4 giugno sit-in per dire sì al 'nuovo acquedotto subito': "Ci aspetta un'altra estate da incubo. Le Istituzioni devono dare risposte"

Si leva anche dai social l’indignazione per i disagi causati dalle continue rotture della tubazione idrica: "Bisogna indossare una maglia rossa che è il colore della vergogna. Noi cittadini veniamo continuamente presi in giro"

Diano Marina, il 4 giugno sit-in per dire sì al 'nuovo acquedotto subito': "Ci aspetta un'altra estate da incubo. Le Istituzioni devono dare risposte"

Si leva anche dai social l’indignazione per i disagi causati dalle continue rotture della tubazione dell’acquedotto che soprattutto nel golfo dianese registra le maggiori criticità. Ed è per questo che sta prendendo piede l’idea di organizzare un sit-in pacifico, il prossimo 4 giugno, di fronte la sede del comune della città degli aranci. La proposta nasce dal gruppo Facebook ‘Basta rotture acquedotto’ creato per cercare di attenzionare le istituzioni su un problema che da decenni affligge il dianese.

“Occorre dare un segnale, ci dice Claudio Rigano, fondatore del gruppo, siamo veramente stufi. Non se ne può più, ogni anno la stessa storia. Per questo l’idea è quella di indossare una maglia rossa che è il colore della vergogna perché questa situazione è davvero vergognosa. Non ci si può lavare con l’acqua minerale ogni estate, è una situazione indecente. Noi cittadini ci sentiamo presi in giro. Questa storia deve finire al più presto. La gente ha bisogno di risposte, continua, ho scritto al sindaco Za Garibaldi, al commissario Checcucci, al presidente della Provincia Claudio Scajola e nessuno si è degnato di rispondere. Vogliamo sapere quale è la vera programmazione per il nuovo acquedotto, quali sono tempi. Per questi lavori non si è smosso ancora nulla e quindi anche quest’anno saremo costretti a subire l’ennesima estate da incubo”.

Rigano quindi lancia un appello ai cittadini per far sentire la propria voce.  “Occorre che tutti partecipino affinché le Istituzioni dicano le cose come stanno davvero e soprattutto per sapere quali sono le soluzioni. Non si può fare la nuova rete idrica? Allora occorre che l’esercito, che in caso di emergenza può intervenire e questa è un’emergenza, metta i tubi dell’acqua all’interno ad esempio della galleria che collega Imperia a Diano Marina. Un sorta di tubazione sospesa con tubi a incastro che poi, conclude Rigano, nel caso si possono riutilizzate per altre situazioni e quindi senza spreco di materiali. Per realizzarla ci vuole davvero poco e almeno durante la stagione estiva riusciremo a sopravvivere".

Angela Panzera

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