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Attualità | 11 aprile 2022, 07:14

Molini di Triora e Badalucco unite dal PNRR: i due comuni presentano il progetto “Storie di Acqua, di Uomini e di Borghi”

Si tratta di una linea di credito per i comuni con meno di 5.000 abitanti e i due borghi ambiscono a prendere il massimo contributo possibile 2.030.000 di euro.

Molini di Triora e Badalucco, si sono unite per partecipare a un bando del PNRR, con un progetto ambizioso. “Storie di Acqua, di Uomini e di Borghi”, questo il nome della progettualità che accumuna i due paesi della valle Argentina. 

Si tratta di una linea di credito per i comuni con meno di 5.000 abitanti e i due borghi ambiscono a prendere il massimo contributo possibile 2.030.000 di euro. Che cosa vorrebbero fare con questa importante somma i due sindaci Manuela Sasso di Molini di Triora e Matteo Orengo di Badalucco? Sono previsti numerosi interventi che si muovono nel solco della rigenerazione culturale e sociale di entrambi i paesi. 

Entrando nello specifico, Molini di Triora che avrà il ruolo di capofila, punta a numerosi interventi:
- Glori - Realizzazione di ambientazione di mestieri di una volta nei carrugi del Borgo; ristrutturazione di un vecchio essicatoio delle castagne;
- Agaggio superiore - Rigenerazione dell’oratorio di San Carlo per la realizzazione di un laboratorio della lavanda e di altri prodotti locali; ristrutturazione antichi lavatoi;
- Andagna - rigenerazione del museo etnografico 'vecchi mestieri';
- Molini di Triora, capoluogo - rifacimento parcheggio; “Sant’Antonio” e stradina di accesso al Museo dell’Acqua con adeguamento dell’accesso per i disabili e riqualificazione della strada dei labari che conduce al museo dell’acqua.

Badalucco, invece, concentrerà la sua azione su Palazzo Boeri e il Museo della Tana di Bertrand (Ne avevamo parlato QUI). Sull'immobile storico che svetta su piazza Duomo, l'amministrazione comunale di Orengo ha immaginato di trovargli una funzione: sia come luogo espositivo per i reperti preistorici trovati nella Tana di Bertrand ma anche come spazio per le conferenze e i matrimoni. Un complesso intervento che dovrà necessariamente partire dalla messa in sicurezza e ristrutturazione dello stabile. In caso di finanziamento, il Comune punta alla valorizzazione di percorsi culturali che vedrebbero nel palazzo un nuovo polo di attrattività per il paese. 

Riuscire ad accedere ai fondi è una missione difficile, visto che sono tantissime le realtà che hanno presentato domanda rispetto alla effettiva disponibilità destinata alla Liguria e alla provincia di Imperia. Mai dire mai, se questa domanda di finanziamento non sarà accolta nulla toglie ad entrambe le amministrazioni di ripresentare il progetto per altre linee credito, così come presso altri enti, come Regione o le fondazioni.  

Stefano Michero

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