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Attualità | 21 febbraio 2022, 10:21

Ventimiglia si fa più ‘green’ con i 70 lecci piantati all’Oasi del Nervia, un polmone verde per la città nel ricordo delle vittime del covid (Foto e Video)

Questa mattina l’inaugurazione del progetto voluto dall’amministrazione per riqualificare l’area del Campasso e ricordare i 70 concittadini morti durante la pandemia

Le immagini dell'inaugurazione

Le immagini dell'inaugurazione

Nasce oggi il ‘Bosco della memoria’ all’oasi del Nervia, piantumazione che darà vita a 70 nuovi alberi e ad un luogo straordinario che amplierà le possibilità del meraviglioso rifugio di molteplici specie animali di rara bellezza. Settanta come le vittime che il covid ha lasciato come traccia indelebile del proprio passaggio nella città di confine. 
Un’opera fortemente voluta dall'amministrazione, dal sindaco Gaetano Scullino, il suo vice Simone Bertolucci e il consigliere Giuseppe Palmero, incaricato alla tutela dell'ambiente, che ha seguito il progetto con entusiasmo in prima persona.

Presenti anche i bambini di una classe della scuola elementare di Nervia, davanti ai loro occhi sorgerà il bosco. Davanti allo sguardo del futuro. Cresceranno insieme. Insieme alle giovani piante, un cammino parallelo, simbolo del mondo che sarà, di un recupero dell'ambiente e dell'amore e del rispetto che va riposto in esso. Con l’auspicio di lasciare a loro, i bambini, un pianeta sempre migliore di come l'abbiamo trovato.

Il bosco vivrà in quella lingua di terra che collega, offrendo soluzione di continuità, la ciclovia ‘Pelagos’ al resto del parco naturale. Una zona verde che, al contempo, chiuderà l’accesso ad invasioni incontrollate nell'area faunistica.
La scelta di questo tipo di pianta è voluta. Il leccio è senza dubbio uno degli alberi sempreverdi più rappresentativo del bacino del Mediterraneo visto che è a queste latitudini che trova il suo clima ideale. 

Il leccio è un albero sempreverde e latifoglie, con fusto raramente dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20–24 m. Può assumere aspetto di cespuglio qualora cresca in ambienti rupestri. È molto longevo, potendo diventare plurisecolare, ma ha una crescita molto lenta. Un primo passo verso l'avvenire, sperano possa essere all'insegna del verde e della cura dell'ecosistema.

Le interviste

Diego Lombardi

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