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Attualità | 21 ottobre 2021, 13:14

La Cna di Imperia chiede aprire il mercato degli appalti pubblici alle piccole imprese

Introdurre obbligo per la suddivisione in lotti e tutelare i mercati locali

La Cna di Imperia chiede aprire il mercato degli appalti pubblici alle piccole imprese

Torna d’attualità il tema della riforma degli appalti pubblici, evidenziato dai principi delle più recenti direttive comunitarie indirizzate agli stati membri dall’Unione Europea. Una riforma più che mai urgente secondo CNA che, proprio in questi giorni, ha presentato alcune proposte concrete, sulle base delle normative europee, alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. 

"La nuova disciplina per gli appalti pubblici - dichiara Luciano Vazzano, Segretario CNA Imperia - deve assolutamente prevedere un maggiore ed effettivo coinvolgimento delle micro e piccole imprese, che oggi sono ai margini di un mercato rilevante. A oltre il 96% delle imprese italiane, infatti, è riservato soltanto il 17% del mercato degli appalti pubblici mentre l’83% viene affidato a meno del 4% delle imprese. Oltretutto, nel testo della legge delega al momento non c’è alcun riferimento al principio comunitario di favorire l’accesso alle PMI, che è fondamentale per sostenere la grande maggioranza del nostro tessuto imprenditoriale".

"E’ necessario – prosegue Vazzano – individuare soluzioni normative per rendere obbligatorio, come prescrive l’Unione Europea, la suddivisione degli appalti in lotti. La nuova disciplina inoltre dovrebbe favorire e promuovere le aggregazioni tra gli operatori economici, nonché favorire la partecipazione delle piccole imprese locali. Con questo, facciamo riferimento ad una possibile premialità territoriale attraverso l’assegnazione degli appalti in caso di parità di punteggi con aziende di altre province: riconoscere il valore della radicazione al territorio, una modalità già in uso in altri Paesi, con l’obiettivo di far crescere le comunità e di portare benefici al tessuto economico-sociale dei territori in cui le imprese operano, soprattutto in questo momento in cui il nostro Paese sta vivendo un’importante fase di ripresa". 

Per la CNA inoltre è essenziale la qualificazione delle stazioni appaltanti e una semplificazione della disciplina per gli appalti sottosoglia per non penalizzare micro e piccole imprese. Sul tema del subappalto, CNA rileva che l’eliminazione di ogni limite rischia di premiare imprese prive di capacità organizzativa. Pertanto sarebbe opportuno reintrodurre limiti al subappalto, almeno nell’ambito degli importi sottosoglia.

"Come CNA - conclude Vazzano - evidenziamo l’esigenza di valorizzare quelli che sono i principi delle direttive comunitarie: semplificazione, trasparenza, riduzione degli oneri a carico delle imprese, accesso per micro e piccole imprese attraverso un confronto effettivo con tutti gli operatori: necessaria dunque la costituzione di una cabina di regia, già prevista nell’attuale codice, che coinvolga operativamente le associazioni imprenditoriali di settore maggiormente rappresentative".

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