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Attualità | 27 aprile 2021, 12:01

Imperia, affidata alla cooperativa 'Jobel' di Sanremo l'accoglienza "integrata" per le persone titolari di protezione internazionale

La gestione dei servizi durerà tre anni e l'appalto, comprensivo di un'eventuale proroga di 6 mesi, ammonta a 1 milione e 481 mila euro. Il progetto prevedere l'assistenza di 23 uomini e 6 donne, richiedenti asilo, su autorizzazione del Ministero dell'Interno

Imperia, affidata alla cooperativa 'Jobel' di Sanremo l'accoglienza "integrata" per le persone titolari di protezione internazionale

L’appalto bandito dal comune di Imperia volto all'organizzazione e gestione di un programma triennale di accoglienza integrata per titolari di protezione internazionale è stato aggiudicato dalla cooperativa 'Jobel', con sede a Sanremo. Al termine delle procedure di gara la decisione è stata resa nota dall’ente che nel novembre scorso aveva approvato il bando e il disciplinare di gara per un valore di 1 milione e 481 mila euro per tre anni, cifra questa comprensiva dell’eventuale proroga di sei mesi. 

Questa iniziativa per il triennio 2021-2023 è in continuità con il progetto "Sprar Imperia 2018-2020”. L’ente infatti, è stato ammesso al riparto del fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (Fnpsa) nell'ambito del Sistema di protezione di richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)attraverso la presentazione di un programma di accoglienza integrata per 29 richiedenti asilo, beneficiari di protezione internazionale e titolari di permesso umanitario, ottenendo, per il periodo 2018/2020, i finanziamenti per la relativa prosecuzione. 

Il Comune di Imperia, vista la naturale scadenza del progetto “Sprar Imperia 2018-2020” al 31 dicembre scorso, con delibera di Giunta Comunale n. 103 del 12 marzo, ne ha dunque approvato l'ulteriore prosecuzione triennale e, nel mese di aprile 2020, ha presentato la domanda on line utilizzando il sistema informatico predisposto dal Ministero dell'Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione. 

Adesso l’ente che si è visto aggiudicare l’appalto dovrà garantire al Comune di Imperia l'organizzazione e la gestione di un programma territoriale di accoglienza integrata per titolari di protezione internazionale nell'ambito del sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (nel prosieguo SIPROIMI) per il triennio 2021-2023, per un numero massimo di 29 posti (di cui 23 per uomini e 6 donne), già attivi e autorizzati dal Ministero dell'Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l'immigrazione, nell'ambito del programma di accoglienza integrata 2018-2020. La cooperativa garantirà i servizi di accoglienza integrata propria del "SIPROIMI" che hanno come obiettivo principale la “riconquista” dell'autonomia individuale dei beneficiari. In questa ottica diventa essenziale collocare al centro del Sistema di protezione le persone accolte, rendendole protagoniste attive del proprio percorso di accoglienza ed integrazione anziché meri beneficiari passivi di interventi predisposti in loro favore.

Per accoglienza integrata si intende la realizzazione di alcune specifiche attività come la mediazione linguistico-culturale che deve essere svolta da operatori con le conoscenze e competenze necessarie ad espletare le attività indicate, con l'ausilio – laddove necessario – di mediatori con specifiche competenze linguistiche al fine di garantire l'efficacia del servizio. Questo servizio potrà essere svolto in collaborazione con risorse già presenti sul territorio. Lo scopo è quello di favorire l'accoglienza e l'inserimento dei beneficiari nelle strutture, i percorsi di inserimento lavorativo, alloggiativo e socio-culturale, l'espletamento dei servizi di tutela e la collaborazione con gli attori istituzionali del territorio e il progetto di inserimento sociale in generale. Il servizio di mediazione linguistico culturale è da considerarsi trasversale e complementare agli altri servizi erogati, al fine di facilitare la relazione e la comunicazione tra i singoli beneficiari, il progetto di accoglienza ed il contesto territoriale (istruzione, servizi locali, cittadinanza).

Vi sono poi attività di “accoglienza materiale” verso cui l’ente vincitore ha l’obbligo di organizzare e gestire gli alloggi adibiti all'accoglienza dei beneficiari sulla base di alcune priorità come l’ubicazione delle strutture di accoglienza preferibilmente nei centri abitati oppure, se in prossimità degli stessi, in luoghi ben collegati dal trasporto pubblico e la predisposizione delle stesse strutture di accoglienza in relazione alle esigenze dei beneficiari, tenendo conto di eventuali soggetti particolarmente vulnerabili che potranno essere accolti. Si chiede poi la gestione puntuale e tempestiva di possibili situazioni di conflitto che possono sorgere con il vicinato e gruppi di cittadini, con partecipazione alle riunioni condominiali e programmazione e realizzazione di riunioni di quartiere pubbliche finalizzate a promuovere la civile convivenza. L’alloggio deve essere garantito, incluso il servizio di pulizia giornaliero ed il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, così come il vitto nel rispetto delle tradizioni culturali e religiose delle persone accolte, la fornitura di vestiario adatto al clima ed alla stagione, di biancheria per la casa (incluso il servizio di lavanderia), di prodotti per l'igiene personale in quantità sufficiente e che rispettino le esigenze individuali, provvedendo anche al loro ricambio. Obbligo poi, è quello di garantire la tutela psico-socio-sanitaria delle persone ospitate. 

Angela Panzera

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