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Attualità | 21 marzo 2021, 17:23

Per la rubrica ‘VerdeAcqua’ I Deplasticati lanciano “M’illumino di meno” con un’attenzione particolare per la lotta allo spreco alimentare

In Italia ogni anno 2 milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura

Per la rubrica ‘VerdeAcqua’ I Deplasticati lanciano “M’illumino di meno” con un’attenzione particolare per la lotta allo spreco alimentare

M’illumino di meno” è la campagna ambientale che ogni anno Rai Radio 2 dedica, per un'intera giornata, alle pratiche anti spreco sotto molteplici aspetti: mobilità, abitazioni, cibo, economia circolare, alimentazione, energia. L'iniziativa, partita nel 2005, e alla quale la trasmissione ‘Caterpillar’ dedicherà anche quest'anno una puntata speciale si terrà venerdì 26 marzo e sarà dedicata al ‘salto di specie’, l'evoluzione ecologica del nostro modo di abitare il pianeta, che ognuno di noi dovrebbe fare. 

Verranno raccontati da singoli cittadini, Comuni, scuole, associazioni, i salti di specie già fatti o quelli in programma: è salto di specie passare dall'automobile alla bicicletta, isolare termicamente la propria abitazione, riciclare e riconvertire, fare una corretta raccolta differenziata dei rifiuti, piantare alberi nelle nostre città, tutelare il paesaggio, ridurre gli sprechi alimentari. Ed è su questo ultimo punto che I Deplasticati desiderano porre l'attenzione e infatti la nostra adesione alla giornata del risparmio, parte già ora, insieme a SanremoNews, invitandovi, non solo a spegnere, anche solo per qualche minuto, il maggior numero di dispositivi elettrici, ma anche a concentrarvi su un aspetto apparentemente di nicchia ma che, come vedremo nell'articolo, ha un impatto importante sulle economie e sull'ambiente.  

Nel mondo ogni anno vengono sprecate tonnellate di cibo già a partire dalla fase della coltivazione, passando dalla produzione e dalla distribuzione, per arrivare a quello che è lo spreco domestico. 

In Europa il 42% dello spreco è rappresentato da ciò che buttiamo via nelle nostre case, il 14% dalla ristorazione, il 5% dalla distribuzione. In Italia ogni anno 2 milioni di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura con un costo di 10 miliardi di euro, 6,5 dei quali arrivano dai secchi dell'immondizia delle abitazioni private.

Ma cosa si intende esattamente per spreco alimentare? Non è altro che l'insieme dei prodotti destinati all'alimentazione umana o animale che viene scartato quando è ancora commestibile. Nei paesi sviluppati questo avviene quando il cibo è già sulle nostre tavole, mentre in in quelli in via di sviluppo si disperde durante la produzione quando, per carenza di risorse, i raccolti vengono abbandonati a loro stessi o addirittura i produttori non riescono a fare arrivare le loro merci sul mercato.

Ogni italiano spreca annualmente circa 36 chili di alimenti, quantità che va ad aumentare durante l'estate: in soldoni  circa 4,90 euro  la settimana. 

Secondo un'indagine di Coldiretti nel 2020, il 54% degli italiani ha però ridotto o azzerato lo spreco attraverso il consumo degli avanzi, prestando maggiore attenzione alle date di scadenza, acquistando quantità minori. Durante il lockdown, quando la necessità di usare spesso solo ciò che si aveva a disposizione, lo spreco è calato drasticamente. Questo a dimostrazione, che non solo in gravi circostanze, come una pandemia, nelle quali la circolazione e le gite agli ipermercati sono limitate, la riduzione degli sprechi è possibile, ma non ha nessun tipo di conseguenza negativa sulla nostra dieta, assodato che nessuno di noi ha patito la fame o sia uscito denutrito dal lockdown. 

La dinamica di dissipazione degli alimenti commestibili, non ha solo un drammatico impatto sulle economie dei paesi, ma anche sull'ambiente: è infatti  responsabile dell'immissione di circa 4 milioni di gas serra, i gas che provocano il surriscaldamento del pianeta. 

Ma come può ognuno di noi fare questo ‘salto di specie’ attuando pratiche  virtuose che eliminino da casa nostra lo spreco dei cibi? In realtà non è una faccenda complicata, come intuirete, servono solo attenzione e consapevolezza.
Vediamo insieme una piccola guida anti spreco:
- preparare una lista della spesa "ragionata", ovvero, cosa mi serve davvero?
- controllare sempre la data di scadenza al momento dell'acquisto, tenendo presente che la dicitura "da consumare entro il...", non significa che nel giorno indicato i cibi vadano buttati, al contrario, sono idonei al consumo anche per qualche giorno successivo;
- congelare i cibi in scadenza;
- evitare di cucinare più di quanto sia necessario;
- riutilizzare scarti consultando ricette per creare pietanze con gli avanzi;
- al ristorante (quando riusciremo ad andarci..) se avanza del cibo chiedere sempre di poter avere un pacchetto da portare a casa (nella sola Europa, il 14% degli alimenti che finiscono nella spazzatura, arriva dalla ristorazione);
- scegliere verdura e frutta ammaccate o esteticamente poco attraenti: hanno lo stesso sapore, lo stesso valore nutrizionale e  se sono troppo mature, possono essere utilizzate per preparare succhi, marmellate, dessert;
- se si possiedono un orto o un giardino, creare una compostiera che restituirà al terreno delle vostre colture le sostanze nutrienti aumentandone la qualità;
- acquistare da produttori locali, da aziende familiari, dalle piccole imprese del territorio contribuendo così a contenere l'inquinamento attraverso la riduzione delle distanze di consegna e trasporto. 

Anche la tecnologia è arrivata in aiuto a chi decida di ridurre gli sprechi, partendo dalla piccola e grande distribuzione alimentare, per arrivare nella nostre dispense: esistono infatti diverse applicazioni che permettono, da una parte  al consumatore di risparmiare sugli acquisti, dall'altra agli esercenti di gettare l'invenduto. Una di queste è Too Good To Go che dà la possibilità di  consultare la lista di tutti i punti vendita di generi alimentari della propria città che mettono a disposizione del consumatore, la cosiddetta ‘Magic Box’  ovvero una confezione di prodotti invenduti e prossimi alla scadenza, venduti ad un terzo del loro prezzo originale. Aprendo l'applicazione è possibile controllare quotidianamente chi ha disponibilità  della confezione a sorpresa (non è dato sapere cosa contenga, si scopre solo al momento del ritiro) , prenotarla, pagarla e ritirarla dall'esercente nell'orario indicato.

Alcuni di noi la stanno usando da qualche settimana: abbiamo provato le magic box di tutti i negozi e supermercati di Sanremo che hanno aderito a Too Good To Go e siamo rimasti assolutamente soddisfatti per questi aspetti:
- estrema semplicità nell'uso dell'applicazione;
- comodità del ritiro che avviene senza dover fare code alle casse (se si tratta di un supermercato);
- qualità e varietà dei prodotti a sorpresa.
- nessuno, tra quelli di noi che hanno fatto l'esperimento, è stato costretto a gettare nulla nella spazzatura.

Per concludere questa piccola panoramica sullo spreco alimentare e su come evitarlo, vorremmo invitare ognuno di voi a spiccare questo semplice ma vitale, oltre che etico, salto di specie, dando la vostra adesione alla giornata anti spreco “M'illumino di meno”, andando a fare la vostra spesa in maniera più ragionata e scaricando sul vostro cellulare l'applicazione Too Good To Go. È una sfida dalla quale escono tre vincitori: la nostra salute, quella del nostro territorio, quella del nostro portafoglio.

Chi avesse piacere di farlo, può condividere la propria esperienza scrivendo, anche in forma anonima, a ideplasticati@gmail.com o al numero Whatsapp 3288641508. Le vostre testimonianze saranno pubblicate sul nostro gruppo Facebook al quale potete iscrivervi e sull'omonima pagina.

I Deplasticati

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