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Attualità | 10 dicembre 2020, 14:00

'Pietre d'inciampo', concluso l'iter di individuazione dei cittadini deportati nei lager nazisti: ecco i nomi degli imperiesi cui verrà onorata la memoria

Sono 19 in tutto e a breve il Comune darà il via libera alla posa. Le istallazioni sono un segno concreto e tangibile, ma nello stesso tempo discreto, che diviene parte della città e della vita quotidiana

'Pietre d'inciampo', concluso l'iter di individuazione dei cittadini deportati nei lager nazisti: ecco i nomi degli imperiesi cui verrà onorata la memoria

L’amministrazione comunale di Imperia ha concluso l’iter di individuazione dei cittadini morti o comunque scomparsi nei lager nazisti. A breve infatti verranno collocate 19 'pietre di inciampo' per onorare la loro memoria. Nel novembre scorso il consiglio comunale dopo l'approvazione della proposta del consigliere di 'Imperia al Centro' Edoardo Verda, aveva dato il via alla ricerca storica per individuare con esattezza i nomi dei deportati imperiesi nei lager nazisti e il luogo di abitazione o di lavoro di ciascuno di essi. Il 3 dicembre successivo il sindaco Scajola ha dato mandato alla commissione Toponomastica di procedere alla ricerca e adesso è stato reso noto l’elenco.

Ecco tutti i nomi dei cittadini a cui il comune dedicherà la pietra di inciampo:

Acquarone Domenico, nato a Porto Maurizio il 12/01/1910, internato nello Stalag XIIIC (Hammelburg), deceduto a Schweinfurt il 24/02/1944 in seguito a bombardamento aereo;

Basso Renato, nato a Porto Maurizio il 06/01/1921, deceduto il 09/10/1944 a (Pisek) a seguito di tubercolosi polmonare bilaterale;

Bessone Lorenzo, nato a Montegrazie il 15/06/1922, internato nello Stalag V B (Villigen), deceduto a Weingarten il 22/06/1945 in seguito a peritonite tubercolare plastica e cachessia;

Calsamiglia Angioletto (Calzamiglia Angelo), nato a Porto Maurizio il 05/03/1920, deportato a Gusen e deceduto nell’ospedale militare di via Eusebio Pastori a Gallarate il 23/08/1944 per TBC polmonare bilaterale;

Corradi Enrico, nato a Piani il 01/11/1909, internato nello Stalag XX A (Torun) esuccessivamente nello Stalag VIII A (Gorlitz), deceduto a Gorlitz il 20/02/1944 in seguito a malattia di cuore;

Ericario Carlo, nato a Porto Maurizio il 24/06/1907, deportato a Mauthausen e deceduto ad Hartheim il 28/08/1944;

Gazzano Bruno, nato a Roma il 19/02/1924, residente a Imperia dal 1932, deportato a Flossenburg e deceduto nel campo esterno di Hersbruck il 22/02/1945;

Lagorio Giovanni Battista Giorgio, nato a Piani (Borgata Caramagna) il 14/05/1887, deportato a Mauthausen e ivi deceduto il 28/03/1945 in seguito ad esaurimento e sevizie in deportazione;

Liguorini Nino Antonio, nato a Oneglia il 01/05/1919, deceduto a Dortmund il 19/03/1944 in seguito a malattia di cuore;

Moraglia Elena Caterina, nata a Porto Maurizio il 24/04/1908, deceduta a Muhldorf (ne è stata dichiarata morte presunta il 05/04/1945);

Morandini cav. Umberto Attilio, nato a Sustinente (MN) il 11/01/1898, residente a Imperia, deceduto a Dachau (Uberlingen ASI) il 22/02/1945;

Novaro Dante, nato a Porto Maurizio il 22/01/1912, deportato a Dachau e successivamente a Mauthausen dove è deceduto il 20/04/1945, giustiziato in camera a gas;

Picilocco Curzio, nato a Imperia il 04/02/1920, internato nello Stalag XII D (Trier) e successivamente nello Stalag XX B (Marienburg), deceduto a Ggynia/Gotenhafen il 20/10/1944;

Sala Riccardo, nato a Imperia il 13/04/1924, deceduto a Neumarkt il 10/05/1944 per tubercolosi polmonare;

Savasta Michelino, nato a Oneglia il 20/06/1910, deportato nei campi di Kaufering, deceduto a Landsberg il 26/03/1945;

Scarato Eliseo, nato a Oneglia il 05/06/1923, deceduto in Germania il 23/12/1944 è sepolto a Zoschen;

Serra Enrico, nato a Porto Maurizio il 04/05/1921, deceduto a Mauthausen il 02/02/1945 in seguito a dissenteria;

Serra Nicola Angelo, nato a Porto Maurizio il 02/07/1918, deceduto a Mauthausen il 21/11/1944 per esaurimento in prigionia;

Stroppa Natale Mario, nato a Imperia il 04/04/1913, deceduto a Ludenscheid aus Halver il 10/02/1945 a causa di esaurimento generale.

La 'pietre d’inciampo' sono iniziative poste in essere da molti Comuni italiani per 'depositare' nel tessuto urbanistico e sociale una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti e partigiani deceduti per la libertà. Questa iniziativa è partita dalla città di Colonia nel 1995  e ha portato sino ad ora alla posa di circa 60.000 pietre in diverse città europee e consiste nell’incorporare nel selciato stradale delle città, in genere davanti alle abitazioni delle vittime di deportazioni, dei piccoli blocchi in pietra (tipo “sampietrini”) ricoperti con una lamina di ottone che reca incise le generalità del deportato-partigiano ucciso, con data e luogo di deportazione e, quando nota, la data della morte.

L’inciampo non è fisico, ma visivo e mentale in quanto 'costringe' i passanti a interrogarsi su quella diversità e a ricordare quanto accaduto in quel luogo e in quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l’attualità. Le pietre d’inciampo quindi sono un segno concreto e tangibile, ma nello stesso tempo discreto, che diviene parte del contesto urbanistico, a conferma che la memoria non può risolversi solo in appuntamenti occasionali e celebrativi, ma deve costituire parte integrante della vita quotidiana.

Angela Panzera

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