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Attualità | 15 novembre 2020, 07:11

A cinque mesi dalla manifestazione molti punti interrogativi sul Festival: e all'Ariston ci sarà il pubblico o no?

La kermesse canora matuziana, che ha visto nel febbraio scorso forse il suo più grande momento storico con una edizione senza precedenti, rischia nel 2021 di essere notevolmente ridimensionata a causa della pandemia in atto.

A cinque mesi dalla manifestazione molti punti interrogativi sul Festival: e all'Ariston ci sarà il pubblico o no?

Festival di Sanremo con o senza pubblico? Anche se in questo periodo si parla giustamente più di Covid e dei problemi sanitari ed economici correlati, chi vive e lavora nel mondo dello spettacolo si pone una domanda che, di fatto, è vissuta anche in chiave commerciale nella città dei fiori.

La kermesse canora matuziana, che ha visto nel febbraio scorso forse il suo più grande momento storico con una edizione senza precedenti, rischia nel 2021 di essere notevolmente ridimensionata a causa della pandemia in atto. Un Festival che, sicuramente, non vedrà quel mare di folla girare per la città dei fiori alla ricerca dei protagonisti, difficilmente potrà contare sul meraviglioso palco di piazza Colombo con concerti, dirette e appuntamenti che potevano essere seguiti da tutti. Senza dimenticare che il distanziamento sociale cambierà gioco forza, tutte le location storiche dell’appuntamento musicale.

Pensiamo, ad esempio, ai luoghi dove solitamente si trovano le radio (piazza Borea D’Olmo) ma anche ‘Casa Sanremo’ al Palafiori e tutti gli appuntamenti con le emittenti nazionali e locali che, solitamente, allestiscono studi radio e televisivi sparsi per la città.

E la sala stampa all’Ariston Roof? Come si potrà coniugare l’emergenza Covid con quella mare umana che si assiepa all’ultimo piano del palazzo per seguire le conferenze e confezionare articoli, servizi e fotografie? Senza dimenticare gli ‘assalti’ ai protagonisti dello spettacolo da parte dei fotografi, già in occasione di ‘Sanremo Giovani’ e dell’ormai famosa presentazione di gennaio, al Casinò.

Abbiamo lasciato per ultimo il nodo delle serate. Si, perché è al momento uno dei problemi più ricorrenti nelle riunioni tra la dirigenza Rai e il conduttore, Amadeus. Dopo aver accettato di fare il bis, in compagnia di Fiorello, ora anche il direttore artistico del Festival si sta chiedendo come sarà lo spettacolo. A porte chiuse o con il pubblico contingentato? Difficile a dirsi a quasi 5 mesi dalla kermesse, ma la situazione sanitaria è impietosa e, quindi, se si vuole organizzare il festival a marzo (comunque un mese dopo la data classica) ci si deve pensare.

Sul piano economico, almeno per gli alberghi, non cambia molto ma, l’assenza di spettatori e di ‘curiosi’ in giro, toglierà il grande ritorno commerciale che ogni anno porta il festival a bar, ristoranti e altro. La ' Insomma una brutta gatta da pelare per Amministrazione, Rai e per tutte quelle parti ogni anno coinvolte nell’appuntamento musicale clou della stagione.

C'è anche chi ha suggerito un ulteriore slittamento di qualche mese, arrivando all'estate e sperando che a quel punto il Covid possa diventare un lontano ricordo. O chi, volendo a tutti i costi un Festival 'vero' come nel febbraio scorso, suggerisce addirittura un rinvio di un anno. Difficile quest'ultima ipotesi che rimane comunque sul piatto. Senza contare, per Sanremo, che si dovrà pensare ad altri rinvii, per molte manifestazioni importanti, come ad esempio il corso fiorito, già saltato nel 2020. 

Carlo Alessi

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